1. Appuntamento allo studio


    Data: 20/09/2021, Categorie: Etero Autore: Cavernoso, Fonte: EroticiRacconti

    ... non lo aveva mai avuto?) e si notava il profilo dei capezzoli ora turgidi. Voleva godersi lo spettacolo. Aveva persino posato la sigaretta nel posacenere lì accanto. La T. aveva liberato il pene dall’intimo ed era partita con una sega dopo essersi sputata in mano. Era un po’ rude ma stringeva forte l’asta. La professoressa si toccava piano il clitoride, senza togliermi gli occhi di dosso. Ero eccitatissimo, l’essere guardato mi faceva andare in estasi. La T. continuò la sua sega con decisione, mentre con la mano continuavo a percorrere i capelli. Volevo sentire il mio pene avvolto dalla sua bocca, sentivo il desiderio di venirle dentro guardando negli occhi quella stronza della professoressa. Quando lo prese finalmente in bocca mi sembrò titubante, guardò la C. ma io presi con forza la testa e le penetrai dentro con decisione. Non si tornava indietro. La C. si toccava con esperienza e con l’altra mano stringeva il seno e giocava con i capezzoli. La T. lavorava sul mio pene duro senza tirarlo fuori dalla bocca e sentivo la lingua guizzare tutto attorno.
    
    “Prof, non si unisce a noi?”, cercavo di provocarla.
    
    “Devo vedere se la dottoressa T. ha imparato qualcosa”. Voleva farmi soffrire, non darmi la soddisfazione. Stimolava il clitoride e piccole gocce di sudore le imperlavano la fronte. Respirava a bocca semi aperta. Come poteva farmi questo? Tolsi il pene dalla bocca della T. e mi diressi verso la scrivania. La professoressa aprì gli occhi e mi fissò, senza chiudere le ...
    ... gambe o allontanarmi. Poggiai il pene sulla sua vagina bollente. Ero a un movimento dal penetrarla. Bastava poco. Ci fissavamo come due animali pronti a lottare. La professoressa mi strinse il collo e sorrise.
    
    “Non è il momento, V.”
    
    La dottoressa si era avvicinata a me e da dietro lasciava andare le mani sul mio corpo, finché tornando sul pene riprese a segarlo. Mi fece allontanare dalla prof e si frappose fra noi due. Aveva tolto la gonna e l’intimo. Non c’era particolare differenza di altezza fra noi, quindi la penetrai facilmente non appena si piegò. Quella scena s’impresse nella mia mente. Le mie mani attorno ai fianchi della dottoressa davano il ritmo dei colpi, mentre la professoressa chiudeva gli occhi e si sdraiava completamente sulla scrivania, godendo del lavoro di lingua e dita che stava ricevendo dalla ragazza. Il rumore dei colpi secchi del mio pube sul culo si mescolava ai gemiti delle due donne e mi sentivo dipendente, ne volevo ancora, non volevo che finisse. Il sudore si mescolava lungo le nostre gambe agli umori. I profumi di noi tre sembravano uno solo, odore di sesso. Preda di questi pensieri sensoriali quasi venni dentro. Mi staccai e lei capì. S’inginocchiò ai miei piedi, lo prese e lavorò poco con le labbra. La professoressa sollevò appena la testa per vedere me riempire di sperma la bocca della sua assistente. Venni decisamente molto, forse sorpresi la dottoressa. Guardandomi negli occhi però ingoiò tutto. Ne ero estasiato. La prof si era sdraiata ...