1. Appuntamento allo studio


    Data: 20/09/2021, Categorie: Etero Autore: Cavernoso, Fonte: EroticiRacconti

    ... passando piano la lingua sulle labbra sottili.
    
    “Avete perso la parola entrambi?”, intervenne a quel punto la professoressa, staccando finalmente gli occhi dal monitor. Guardò male la dottoressa T., io invece restai in attesa degli sviluppi. Mi sedetti ancora più comodo, allargai le gambe e senza troppi complimenti passai la mano sul pene, massaggiandolo.
    
    “V., mi spiega cosa cazzo sta facendo?”, la professoressa C. mi fissò sorpresa. Non si aspettava questo mio essere esplicito? Non m’interessava. Mi alzai e cercai di girare attorno alla scrivania per raggiungerle, ma la dottoressa T. mi fermò mettendomi la mano sul petto.
    
    “Io oggi non le darò confidenza, caro V., non so cosa si aspetta da me …”, la professoressa provava a essere acida ma il suo sguardo tradiva qualcosa. Presi la mano della dottoressa T. e la feci girare per farmi dare le spalle. Affondando le mani nei suoi fianchi carnosi la avvicinai a me, mettendo i nostri corpi a contatto. Il profumo mi riempiva le narici. La C. guardava incuriosita.
    
    “Bene, vedo che prendete subito confidenza”, disse la prof prima che afferrassi con una mano una tetta della dottoressa.
    
    “Forse anche troppa”, sentenziò la T., che però rimase lì a farsi palpare. Questo mi diede la spinta per palpare a piene mani un seno non particolare grande ma bello. La T. con un movimento di bacino deciso mise il mio pene esattamente al centro dei suoi glutei, poi con calma lavorò con un movimento su e giù. La professoressa prima fece ...
    ... finta di nulla, poi tornò a guardarci.
    
    “Certo che voi due visti da fuori …” quella frase rimase sospesa nella stanza, mentre la professoressa aveva tirato fuori da un cassetto sigaretta e accendino.
    
    “… V., il tuo primo capitolo è ottimo. Credo ti meriti un elogio particolare”. Come a un segnale, la dottoressa T. si spostò di lato e prese con la mano sinistra il mio pene in erezione, coprendolo tutto. Il profilo che disegnava attraverso i pantaloni mostrava la mia eccitazione, resa ancora più forte dalla professoressa che faceva da spettatrice. La T. cercò le mie labbra e sciogliemmo parte della tensione in un bacio umido. Mentre le nostre lingue si cercavano, sentii la professoressa alzarsi, accendersi la sigaretta e muoversi nella stanza. Io e la T. eravamo uno di fronte all’altro ora, stretti in un abbraccio in cui le mani non stavano ferme. Le mie erano fisse sul suo culo, a godersi la morbidezza, le sue si muovevano fra collo e pene. Sentivo altri rumori dietro di me, ma non capivo cosa stesse facendo la professoressa. Aprii gli occhi quando la T. s’inginocchiò davanti a me. Resistendo alla tentazione di cercare la prof, mi concentrai sulla ragazza, passandole una mano fra i capelli mentre lei poggiava il viso sui miei pantaloni, percorrendo così il pene ormai duro. Quando mi slacciò cintura e pantalone, allora mi girai a guardare la prof. Dalla vita in giù era nuda, seduta sulla scrivania, con la mano destra percorreva il pube. Che visione. Aveva tolto il reggiseno (o ...