1. Paolo. Cap X Ore antecedenti e dormiveglia. Parte prima


    Data: 19/09/2021, Categorie: Zoofilia, Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... uno su l’altro e dormire, … dormire nel tiepido, … soave, morbido untume.”
    
    “Mi hai fatto e mi fai godere come da tempo non succedeva. Non voglio perdere occasioni di provar piacere per incularti, di sodomizzarti, di affondare nel tuo culo … per versare il succo delle mie ghiandole. Ohhhhhh sìììììì, starai con me e farai il maiale, … il porcello, la scrofa ogni volta che te lo chiederò e io … sarò il tuo porco, … il tuo verro da monta. No, … non andiamo al ruscello; anzi sì … per alleviare, lenire, raffreddare l’arrossamento che ti ho causato, ma non per lavarti; poiché tutti dovranno vedere come ti sei vestito.”
    
    “E’ fredda, … ghiacciata. Come faccio a stare accosciato in quest’acqua gelida, gelata!” La corrente gli asportava melme, mentre vi era sommerso con il fondo schiena.
    
    “Lo sfioramento dell’acqua sui tuoi glutei ha levato tanta poltiglia, ma non tutta. Hai un culetto zebrato, … leopardato; dove la tua epidermide si è notevolmente sbiancata, … per cui le tracce, che ti sono rimaste incollate, si notano ancora di più. Lui, osservandolo, si è rinchiuso, … serrato; sembra che si sia spaventato, impaurito per il ruscello in cui ti sei immerso. Un buon bagno farà bene ad entrambi. La servitù sarà pronta e solerte nel detergerci e, per te, a prepararti per la giornata di domani.”
    
    “Vorrei rimanere ancora un po’ al sole a scaldarmi, stretto, … addossato con il mio sedere a Lei e godere del silenzio, del mormorio dell’acqua che saltellando di balzo in sbalzo canta, ...
    ... invita ad abbracciare, a darsi, a consegnarsi all’aria.”
    
    “Stendiamoci allora uno appiccicato all’altro. Oh essere lussurioso ed impudico, quanto mai sensibile, delicato, fine, direi puro. Simile dote ti rende caro, gradito e importante per chi ti ha e può stringerti, … amarti.
    
    Hai ragione: noi, amanti del silenzio e dell’aria fresca e pura, ascoltiamo emozionati lo scrosciare di un torrente o di un ruscello. La cosa che ci affascina è il gioco dell’acqua, che scorre tra rivoli e gorgoglii. Il suo mormorio, il suo canto stimolano la nostra fantasia e il nostro bisogno di contatto con la natura; tant’è vero che noi lungo le sue rive erbose, prima abbiamo condiviso conoscenze e poi ci siamo coccolati e amati.
    
    Oh l’acqua! Questa nasce poco sopra la nostra casa e si perde prima fra muschi, tarassachi, equiseti, felci poi fra arbusti, betulle e rocce ed infine nel torrente sottostante. Le sue goccioline hanno attraversato il granito, il calcare e l’argilla su cui siamo; sono state neve sui monti, vapori in una nuvola, bianca schiuma sulla cresta di onde; il sole, nel suo corso giornaliero, le ha fatte risplendere dei più vividi riflessi; la pallida luce della luna le ha cosparse di vaghe iridescenze; il fulmine le ha trasformate in idrogeno e ossigeno, e poi con un nuovo impatto ha fatto scorrere come acqua quegli elementi primordiali. Tutti gli agenti dell'atmosfera e dello spazio, tutte le forze cosmiche hanno lavorato insieme per modificare continuamente l'aspetto e la ...
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