1. In campagna... 2. verità


    Data: 15/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Calaf, Fonte: Annunci69

    “Oh Emilio, quanto tempo che non godevo così”
    
    “Ti è piaciuto? Ho fatto bene?
    
    “Sì caro, hai fatto benissimo, e t’insegnerò ancora meglio ma ora ti voglio dentro di me”.
    
    Guarda golosa il membro di lui ancora turgido, pensava di doverlo aiutare lei ma vede che è già pronto. Emilio non sa che averlo duro dopo essere venuto due volte in poco tempo non è poi tanto normale, non sa che dipende dalla giovane età, dall’astinenza vissuta, dal desiderio che sente bruciargli dentro. Sa solo che lei lo vuole e lui è pronto. Non sa come fare, l’istinto gli dice di mettersi tra le gambe di lei ma poi si perde, colpisce sulle cosce, sulla pancia.
    
    E’ Maria che allunga la mano e lo guida, facendolo entrare in lei centimetro dopo centimetro, sentendolo aprirla piano a piano. Soffoca un urlo, quanti anni sono che non provava questa sensazione? Non ricorda, non importa, ora c’è lui. Allarga le gambe per prenderlo al meglio, teme per un attimo che sia troppo lungo ma non smette di farlo entrare fino a quando i peli pubici non sono a contatto.
    
    Emilio sente la guaina rovente accoglierlo lentamente, sino in fondo. Giace su di lei ma non sa cosa fare. Sente lei che muove i fianchi, li rotea, e gli piace la sensazione trasmessa al suo pene. Sente i muscoli di lei stringerlo, ricorda i discorsi con gli altri studenti e prova a uscire. Di poco, che il gemito di delusione di lei lo blocca, poi spinge ancora in avanti e lei sospira soddisfatta. Deve essere così che si fa, e lui lo fa ...
    ... muovendosi avanti e indietro, avanti e indietro, senza mai uscire tutto ma spingendo sino in fondo quando rientra.
    
    S’accorge di avere il fiato corto, Maria si muove sotto di lui venendogli incontro quando spinge, gli ha incrociato le gambe sulla schiena, lo tira a se e Emilio accelera i movimenti provando quel che mai aveva provato prima.
    
    Sente ancora la testa girargli, sa che come le volte prima presto schizzerà in lei, non si preoccupa del fatto ma è lei in un barlume di lucidità a fermarlo. Gli dice di non venire dentro, gli spiega che deve uscire prima e intanto geme e gode, si dimena sotto di lui in un altro orgasmo. Emilio non è sicuro di saper riconoscere il momento, gli viene in aiuto una sgroppata di lei che lo fa uscire involontariamente. Non ha il tempo di rimetterlo dentro, sente un fuoco venirgli dalle reni e spasima strofinando l’uccello su e giù sul suo ventre, imprigionato tra i due addomi, sporcando entrambi.
    
    Ci vogliono alcuni minuti prima di slacciarsi dall’abbraccio. Giacciono tutti e due illanguiditi, senza forze, assaporando le ultime stille di piacere, godendo ancora del contatto dei corpi. Poi sii rassettano entrambi silenziosamente. Lui pensa che non comprende come si possa rinunciare a questo piacere, peccato o non peccato. Lei pensa che dovrà recarsi dal ginecologo, nella città vicina per non far chiacchierare la gente, a farsi prescrivere la pillola. Entrambi sanno che ci saranno altre volte. Emilio va a casa a farsi una doccia prima di cena, ...
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