1. Essere normali ( a pink_ ) 2 di 2


    Data: 14/05/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    ... una striscia viola chiaro all'orizzonte, oltre un campo erboso.
    
    Una volta era tutta campagna li, e il locale era un casale ristrutturato, circondato da un muretto, c'erano alberi anche all'interno.
    
    Un edificio basso e lungo, dal lato destro sporgeva ad angolo retto una costruzione più recente, con i servizi. Il lato sinistro si prolungava in una struttura di legno dal tetto spiovente, forse in origine era un essicatoio, trasformato adesso in una sala per le comitive numerose. L'interno era ben illuminato, con le pareti decorate in una maniera che avrebbe voluto imitare i graffiti dei writers, pavimento in cotto attraversato da tre lunghi tavoli rustici, uno per i ragazzi e due per genitori e insegnanti.
    
    Filippo, figlio di Claudio era già seduto al suo posto, ma lui dov'era ?
    
    Stargli vicino o tenersi distante ? Il dubbio fu risolto facilmente quando scoprì che i tavoli degli adulti avevano i posti assegnati, e il suo era a una estremità, proprio davanti a Claudio.
    
    Qualcuno aveva deciso per tutti e due, ma lui dov'era ?
    
    Sarebbe bastato sedersi e aspettare, ma era troppo nervosa, passato qualche minuto ricordò che i servizi stavano all'esterno, uscì a cercarlo.
    
    E lo trovò li fuori appoggiato a un albero, soffiava fumo dalla bocca. S'erano accese le stelle nel cielo terso, e Orione stava sospeso su di loro.
    
    " Ti sei messo a fumare ? "
    
    " Macchè. E' la condensa, fa ancora freddo. Sono rimasto qua fuori perchè sapevo che saresti venuta. "
    
    " Hm.. ...
    ... Beccata.. "
    
    " E lo sapevo già mentre organizzavo. Si, perchè l'ho organizzata io questa cena, ho fatto pressione sui prof per coinvolgere la tua classe, ho scelto il posto. Tutto ! "
    
    " Per cosa l'hai fatto, scusa ? Hai detto che non ti fidi, non c'è niente, e allora ? Vuoi presentarmi qualche amico tuo ? "
    
    Claudio tanto per cambiare aveva la fede tra le dita, questa volta però la sfilò del tutto, davanti agli occhi di Carola.
    
    " Mi ci è voluto tutto ieri per riuscire ad allentarla. C'è una cosa che devo fare e vorrei che ci fossi anche tu.
    
    Ti fidi a fare un giro qua dietro ? "
    
    " Ma adesso staranno ordinando. Se non ci vedono ? "
    
    " Vicino ai nostri posti c'è il Bertani con la moglie. E' un amico, sa già che deve coprirci e tenere d'occhio i ragazzi. Tutto previsto !
    
    Vieni che devi vedere. "
    
    Carola recuperò il suo piumino, si avviarono sotto le stelle per il parchetto, superando l'ala dei servizi e girando attorno.
    
    Nel retro il terreno era meno curato, il muretto esterno più basso, ma dotato di una rete. Oltre si distingueva nel buio una strada sterrata e ancora campi erbosi.
    
    " Sai che mia moglie era in classe con me alle elementari ? Mi piaceva già da piccolo, ma non sapevo come dirlo. La guardavo e basta.
    
    Un giorno, non so neppure se fosse intervallo, doposcuola, che ne so, ricordo soltanto che ero nel giardinetto della scuola, proprio come questo, l'ho vista di lontano che giocava con un altro bambino.
    
    Non era della nostra classe quello, ...