1. Un “lavoro” ben fatto


    Data: 07/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: -, Fonte: RaccontiMilu

    ... certo aveva capito quali erano le sue intenzioni ma non se ne cur’. La malizia e il desiderio di lui non avrebbero fatto altro che rendere il gioco più divertente e passionale. Aveva sentito una volta una collega dire che lui aveva già un matrimonio alle spalle. Invece una volta in bagno una donna che non riuscì a riconoscere dalla voce, credendo di essere sola, confess’ all’amica di aver passato una splendida serata di sesso con uno dell’ufficio grafica, Filippo Stirati. Carla era stata con tanti uomini, anche molto più belli di lui, aveva provato tante cose, ma farlo lì in ufficio, nella sua postazione aperta, col pensiero che presto i suoi gemiti si sarebbero propagati in quella stanza che di giorno risuonava degli squilli del telefono e delle chiacchiere dei colleghi, fece aumentare la sua eccitazione e gli slip neri, abbinati al push-up in pizzo, iniziarono a bagnarsi. Filippo gli pass’ una mano lungo il collo dalla curva elegante, facendola fremere di desiderio nella sua parte più intima. Poi lui le lasci’ la mano che avevano ancora sul mouse e la baci’. Fu un momento di passione intensa, sentire le labbra morbide e carnose dell’uomo tra le sue, le lingue calde e umide che si incontravano. Desiderava annullarsi in quel momento. Allung’ la mano libera verso le cosce di lui dove c’era il segno evidente del suo impellente desiderio. Filippo indossava un paio di pantaloni neri tenuti da una cintura di cuoio. Inizi’ a tentare di slacciargliela con una mano, mentre con ...
    ... l’altra lo accarezzava, ma quella le tremava appena dalla troppa eccitazione e infatti lui si stacc’ dalle sue labbra e le loro mani si incontrarono di nuovo, questa volta sul ventre di lui, per liberarsi di quell’impiastro. Mentre erano cosi, qualcosa disturb’ la quiete della sera, la suoneria di un telefono. Era quello della postazione di Carla. “Non rispondere” le sussurr’ lui parlando per la prima volta quella sera, con voce calda, suadente, convincente. E mentre lei era indecisa sul da farsi, le mani ancora su di lui, gli squilli cessarono.
    
    Filippo realizzò di essere stato un po’ brusco nel chiedere a Carla di non rispondere al telefono. Un gesto, un atteggiamento che non rientravano nel suo carattere ma che stranamente lo aveva eccitato ancor di più. Se ne accorse subito anche Carla che riuscita a liberarsi della cinta e dei pantaloni ora poteva dedicarsi all’erezione di Filippo, evidente dal rigonfiamento dei boxer. Lui si mise più comodo, andando a sedersi sopra la scrivania. ‘Solida anche per qualcosa di più movimentato’, pensò tra sé. Carla spostò la sedia e si inginocchiò davanti a Filippo che le accarezzava dolcemente il viso, ipnotizzato dai capelli della donna che si muovevano ritmicamente assieme alla testa e alla bocca di lei, impegnata a baciare e leccare il pene prima attraverso il tessuto dei boxer e poi direttamente, dopo un rapido gesto con il quale glieli aveva abbassati. Era da tempo che non sentiva il contatto di una bocca sul suo pene, la cosa lo fece ...
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