1. Un “lavoro” ben fatto


    Data: 07/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: -, Fonte: RaccontiMilu

    La suoneria del telefono interno suonò improvvisamente, distogliendolo dai suoi pensieri e facendolo ripiombare nella triste realtà lavorativa. “Filippo? scusa sono Carla. Ho dei problemi con il programma di grafica, potresti aiutarmi per favore? E’ per la consegna di domani.”
    
    Filippo Stirati, art director di una piccola casa editrice indipendente, con poca voglia e ancor meno fretta, scese la piccola rampa di scale del soppalco della sede e andò nella postazione di Carla, Carla Malfatti, giovane grafica alla prima esperienza lavorativa.
    
    Quel giorno in ufficio Carla Malfatti si annoiava. Avrebbe dovuto lavorare per un progetto da consegnare il giorno dopo ma continuava a fissare con sguardo vacuo lo schermo del computer aperto sul programma di grafica. Aveva voglia di qualcosa di piccante, divertente, eccitante. Qualcosa che andasse contro le regole, che infrangesse i tabù. Cosi sollevò la cornetta del telefono sulla scrivania e compose un numero. “Filippo? scusa sono Carla. Ho dei problemi con il programma di grafica, potresti aiutarmi per favore? E’ per la consegna di domani”. Non udì risposta dall’altro capo del telefono, soltanto il segnale della chiamata interrotta, ma era più che certa che Filippo Sturati la stesse raggiungendo nel suo ufficio. Quel giorno non si sarebbe annoiata poi cosi tanto…
    
    Filippo scese le poche scale di legno del soppalco che divideva il suo studio dall’open space dove fra tutte le postazioni, l’unica ancora accesa era quella di ...
    ... Carla. Le luci del giorno avevano lasciato posto a quelle della città, ai fanali e alle finestre illuminate. Arrivando alla scrivania di Carla non poté non notare le gambe avvolte in un leggero collant e coperte da una gonna che le fasciava le cosce e i glutei. La giacca era appoggiata alla spalliera della poltrona e si vedevano le spalle coperte solo da una camicia bianca. Arrivandole accanto la salutò con distrazione mentre il suo sguardo andava a sbirciare la scollatura di Carla. “Una terza scarsa” pensò, prima di chiederle quale fosse il problema.
    
    Non riusciva ad aprire una maschera di photoshop con il mouse, o almeno cosi sembrava. Dopo alcuni tentativi di Carla, Filippo, un po’ spazientito, pose la sua mano sopra quella di Carla che teneva il mouse e iniziò a spostarlo sul pad per risolvere il problema. Era molto più facile di quanto pensasse ma, risolto il tutto, si rese conto di avere ancora la sua mano sopra quella della donna e, con ancor più stupore, si accorse che lei stava muovendo delicatamente le sue dita verso il palmo della mano di Filippo…”forse &egrave arrivato il momento di scoprire se &egrave cosi scarsa questa terza” penso mentre stringeva la mano di lei e il cursore del mouse sembrava impazzito sul monitor.
    
    Carla udì il rumore dei passi di Filippo che scendeva le scale per raggiungerla alla sua postazione. Velocemente si tolse la giacca gettandola sulla spalliera della sedia e slacciò i primi bottoni della camicetta bianca lasciando intravedere la ...
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