1. Un “lavoro” ben fatto


    Data: 07/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: -, Fonte: RaccontiMilu

    ... quell’andatura i pensieri stavano diventando via via più sconnessi, non riusciva a formulare ad un pensiero che avesse senso, l’unica cosa che riusciva a capire in quel mare di piacere era che stava per venire. L’orgasmo stava per prenderla quando Filippo, chissà per quale motivo, le sfil’ il pene dalla vagina. Sollev’ di poco il busto cercando con le mani il membro di Filippo, cercando di rinfilarselo. Non le bastava, voleva sentirlo ancora, ma cosa cavolo credeva? Sentì che lui le sussurrava qualcosa, stordita e confusa, ancora esterrefatta da quel gesto, stava per ribattere, poi sentì il pene che stuzzicava le grandi labbra della sua vagina rasata, che la aiutava a sentire ancora di più il contatto con l’uomo, per cui si riadagi’ sulla scrivania. Improvvisamente Filippo glielo rinfil’ dentro di colpo, con violenza mista a passione sfrenata, e lei torn’ di nuovo a godere delle palle di lui che sbattevano sul suo sedere, delle mani di Filippo che le tenevano salde le caviglie sulle sue spalle larghe, il pene che entrava e usciva a ritmo forsennato, poi le mani di Filippo che si spostavano dalle sue caviglie per risalire lungo il ventre e stringerle i seni e i capezzoli. La scrivania ballava sotto i loro colpi riempendo la stanza di cigolii oltre che dei gemiti di Carla, sempre più lunghi, che testimoniavano il suo piacere ...
    ... crescente. Sentiva che stava per venire. Aument’ il ritmo del bacino, inarc’ la schiena, mise una mano su quella di Filippo stringendo con forza il seno piccolo e morbido e… venne. Sentiva il suo liquido caldo che scorreva lungo l’interno coscia, il pene di Filippo che adesso si muoveva senza di lei senza alcuna difficoltà. Emise un lungo e sospirante gemito e in quel mentre anche Filippo venne. Depose il suo seme sulla pancia bianca. Lei se lo spalm’ addosso, sul seno, era caldo. Poi lui la raggiunse e si distesero insieme sulla scrivania, l’uno di fronte all’altra, sudati ma soddisfatti. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma poi cambi’ idea e preferì allungare una mano sulla natica di lui e baciarlo piano, sentire le lingue che si attorcigliavano in una quieta e leggera danza. Poi lui le scocc’ un bacio dietro un orecchio, un punto molto sensibile, e infatti quel gesto le procur’ un brivido nella sua parte più intima, e disse “non finisce qui, amore”. Non comprese bene cosa lui intendesse con quelle poche parole. Sarà stato quel brivido procurato dal bacio, sarà stato che quella sera aveva goduto come poche altre, fatto sta che prese quelle parole come un invito e, sorridendogli beata, si alz’ e appoggi’ le mani sulla scrivania, spingendo in fuori il suo meraviglioso sedere con uno sguardo che diceva “certo che non é finita qui”. 
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