1. Imparando si cresce 1


    Data: 29/04/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... strane.
    
    Ma quando accennai, mentre andavamo appunto in un camping con sezione nudisti, a spiegarle la cosa, mi sorprese dicendo che anche wikipedia era in grado di fornire questa spiegazione e che veniva in campeggio felice di esibirsi nuda nella natura, in mezzo ad altra gente nuda.
    
    Mi diedi dell’imbecille, naturalmente, quando mi accorsi che per lei era naturalissimo anche soffermarsi a guardare cazzi notevoli e confrontarli tra di loro o con il mio che per fortuna reggeva ai confronti: devo precisare, però, che fino ai trent’anni, Ornella parlava di pisello e patatina, finché un’amica comune non le disse, stanca ormai dei vezzi fanciulleschi, che era arrivato il momento di capire che esistevano il ‘cazzo’ e la ‘figa’ e che era finita l’epoca delle bambole e dei vezzeggiativi.
    
    Ornella un poco se la prese; ma aveva una grande capacità di autocritica e, resasi conto dell’errore, rimediò subito, adeguando il suo linguaggio ed evitando anche, come a molti capita, di cadere nell’errore opposto e di usare il linguaggio aspro a sproposito.
    
    Comunque, al campeggio arrivammo che tutto sembrava perfettamente a posto.
    
    Avevo scelto un bungalow, per non dovermi dare la pena di comprare una tenda e imparare ad usarla; e ne trovammo uno molto ben adatto alle nostre esigenze, anche a qualche fisima di Ornella, che all’inizio protestò per la mancanza di un bagno, che la costringeva ad andare a quelli pubblici ad ogni piccolo stimolo, finché non scoprì che tutti per orinare ...
    ... facevano là dove si trovavano, preferibilmente nel mare o in un cespuglio; per evacuare, bisognava adeguarsi al rito di stare in coda armati di carta igienica; per le volte che copulavamo, imparò che la doccia era meglio del bidet e che, dopo, poteva rinfrescarsi dalla vita in giù.
    
    Il nudismo naturalmente favoriva tutte le iniziative.
    
    Ci eravamo appena attrezzati nel bungalow della nostra estate, quando nella piazzola a fianco si venne a stabilire una coppia con una tenda attrezzatissima e modernissima, che lui dimostrava di saper manovrare con grande abilità.
    
    Come succede in quegli ambienti, dopo dieci minuti sapevamo che lei era Luciana, gran pezzo di figa da vestita; non osavo immaginarla quando si sarebbe spogliata; e che lui si chiamava Alberto; venivano dalla nostra stessa città (la forza del caso) ed erano convinti naturisti: per molto tempo avevano evitato tutta la modernità usando persino le candele invece delle torce elettriche, poi si erano piegati all’incalzare dei tempi.
    
    Quando finalmente si spogliarono, io non ebbi occhi che per Luciana: di fronte alla sue tette superbe, al suo didietro perfetto, alla vulva non rasata e al viso dolcissimo, mi incantai.
    
    Mi svegliò Ornella che, candidamente, mi sussurrò.
    
    “Hai visto che bel sesso ha Alberto? Grosso, largo, sempre duro.”
    
    “Ti piacerebbe copularci?”
    
    Mi guardò strabiliata, ma non si offese.
    
    “Se me lo chiedesse, forse glielo concederei.”
    
    “Bene, ne terrò conto se si dovessero creare delle ...
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