1. Imparando si cresce 1


    Data: 29/04/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Quando mi fidanzai con Ornella, tutti mi giudicarono fortunato perché di quella ragazza erano elogiati unanimemente il pudore, il senso morale e la castità, che non era solo formale integrità fisica ma anche e soprattutto purezza assoluta, candore di giglio.
    
    Anch’io ero felice di avere accanto una ragazza con valori morali tanto sani ed un’educazione quasi rigida, anche se, a venticinque / ventisei anni, era molto doloroso, specialmente per i testicoli, passare una serata con lei e riuscirle a strappare a malapena un casto bacio, nell’attesa che lei potesse, col matrimonio, donarmi tutta se stessa.
    
    Frequentavo volentieri altre ragazze, fuori della sua cerchia, molto più abbordabili e molto meglio disposte a fare sesso, per lo meno quello consentito dai tempi (fra le cosce, fra le tette, in bocca, con qualcuna anche nel didietro) e la nostra vita scorreva lineare, anche se mi nacque allora la tendenza a cercare fuori quello che in casa mi veniva negato; e così evitavo inutili polemiche e il mio carnet di indirizzi si arricchiva.
    
    Dopo che potetti, finalmente, sverginarla, ci fu solo una piccola e breve battaglia per educarla a starmi davanti tutta nuda, a stare in due in bagno mentre si faceva la doccia, orinava o evacuava.
    
    Molta più pazienza fu necessaria a convincerla a prenderlo in bocca, a lasciarsi leccare, a farmi godere fra le tette.
    
    Mi aiutò molto il sostegno delle amiche che a mano a mano demolivano gli insegnamenti categorici della madre, che ...
    ... peraltro, finalmente, si decise a confessare che certi suggerimenti erano esagerati ad arte; a quel punto, Ornella andò in vera crisi perché non sapeva più a cosa mantenere fede e cosa invece adeguare al nuovo modo di guardare la vita.
    
    Purtroppo, quello che nessuno riusciva ad insegnarle era godere, lasciarlo notare da gesti, parole, movimenti e insomma tutto il repertorio di cose che accompagnano il sesso vissuto bene.
    
    L’unica cosa che sapeva fare era stendersi supina, divaricare leggermente le gambe e mordersi un poco le labbra quando sentiva spruzzarsi dentro lo sperma ed aveva, contemporaneamente, un orgasmo.
    
    Persi nottate intere a cercare di spiegarle che aprirsi, manifestarsi, parlare di sesso oltre che farlo quasi vergognandosene era un segno di benessere, non una colpa.
    
    L’idea che parlare di certe cose fosse vergognoso e peccaminoso non se ne andava dalla testa.
    
    Eppure, stranamente, col tempo non rifiutò più di aprire gli occhi di fronte a certe, per lei, scandalose novità nell’abbigliamento, nell’esibizione del corpo, insomma nell’essere fascinosa e corteggiata oltre ad essere bella come era sempre stata.
    
    L’adozione del bikini fu accolta quasi come una liberazione del suo corpo dalla schiavitù dei vestiti e, facendomi meravigliare molto, quando le accennai all’esistenza di campi per naturisti e dimostrò interesse a viverne uno in estate.
    
    Naturalmente, all’inizio evitai accuratamente di far coincidere ‘naturismo’ con ‘nudismo’ perché temevo reazioni ...
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