1. La matrigna apre il suo...cuore - Il ritorno a casa


    Data: 26/04/2018, Categorie: Incesti Autore: J.T.R., Fonte: EroticiRacconti

    ... spenta così come tutte le luci della casa. Si avviò in punta di piedi verso il servizio e con delicatezza aprì la porta dell'antibagno. Accese la luce e per abitudine si voltò verso lo specchio per ammirarsi. Nonostante i suoi sforzi di non farsi udire, il ragazzo che se ne stava in ammollo nella vasca da bagno a pochi metri da lei, ebbe il tempo di spingere giù tra le bolle il reggiseno della matrigna con cui si stava segando.
    
    Lei ignara entrò nel bagno e quando lo vide lì ne fu felice. Lo salutò come nulla fosse. Non avevano mai avuto problemi a condividere il bagno. Lei si sedette sul water e fece quello per cui era andata. Mentre la pipì scendeva lo guardava sorridendo. Lui era super eccitato. Avrebbe tanto voluto farsela e, fingendo di scherzare ma con intenzioni maliziose disse: sei venuta a fare il bidet prima di dormire?
    
    Lei pensò in una frazione di secondo che era l'occasione che stava cercando e ribattè con una frase di cui immediatamente poi si vergognò: sai che a me piace pulire bene tutti i buchi prima di andare a letto.
    
    Lei è così, quando si eccita diventa volgare e non sa controllarsi. Il ragazzo diventò rosso ma le sue guance non arrossirono di meno e continuò, alzando di poco la voce ...
    ... mentre tirava lo sciacquone: l'igiene orale è importante. Te l'ho sempre insegnato mi pare. Ricordi quando ero io a farti il bagno?
    
    Intanto, mentre gli stava parlando era a cavalcioni sul bidet, con la mano si lavava la vagina e il dito medio si occupava dell'ano.
    
    Lui, facendo finta di non guardarla proprio lì, rispose: già, erano bei tempi. Mi mancano quelle attenzioni.
    
    Lei non perse tempo e dopo essersi asciugata e rimessa le mutande si accinse alla vasca e, dopo essersi inginocchiata, gli passò una mano sul volto e gli disse: ci sono cose che ancora posso fare, come lavarti. Un sorriso dolce le si mostrò in volto che lui ricambiò. Lui si rilassò e lasciò che lei iniziasse a massaggiargli la testa. Continuò con le spalle, poi il petto, stava scendendo pericolosamente. Lei sembrava dolce, senza malizia, così si preoccupò molto quando la sua mano stava lavando i suoi addominali. Temeva che il suo polso avrebbe potuto sfiorare la sua erezione.
    
    Così, quando lei scese ancora più giù, in una rapida scossa lui si mosse tutto, riuscendo a non far incrociare il suo pene con il suo polso. La scossa però liberò il reggiseno dal peso delle sue gambe che in una spinta di acqua risalì a galla.
    
    Continua... 
«123»