1. La matrigna apre il suo...cuore - Il ritorno a casa


    Data: 26/04/2018, Categorie: Incesti Autore: J.T.R., Fonte: EroticiRacconti

    ... televisione non propone altro che commedie natalizie. Così la sua scelta ricadde in un canale casuale che trasmetteva un film visto e rivisto.
    
    Lei per un attimo aveva dimenticato che ora c'era un uomo accanto a lei e non più un ragazzo e, come suo solito, poggiò la sua testa sulla gamba di Giulio a mo' di cuscino.
    
    Un gesto innocente che però provocò un afflusso di sangue al membro del ragazzo che fece fatica a trattenere il membro stretto e immobile tra le gambe. Guardò lei per capire se si era accorta di qualcosa e l'occhio gli cadde sulla scollatura. Avvolti in morbida e calda lana se ne giacevano i suoi bellissimi seni.
    
    Lui li osservava e stranamente pensò al fatto che lei si fosse messa col padre inizialmente per i soldi, nonostante la loro grande differenza d'età, ma che poi si era davvero innamorata di lui. Inconsciamente però qualcosa dentro di lui si stava muovendo e non si accorse che il suo giovane pene stava spingendo troppo forte e, come una molla tirata e poi lasciata, il pene schizzò via tra le gambe e colpì la testa di monica con la capocchia.
    
    Lei si alzò di scatto e lo guardò in faccia. Lui, rosso come un peperone, non sapeva che dire e non disse nulla. Accennò un sorriso tra l'imbarazzo e il disagio e non sapendo cosa fare disse: vado un secondo in bagno, torno subito.
    
    Lui voleva morire. Era così imbarazzato che avrebbe preferito essere in qualunque altro posto ma non lì. Guardava il suo pene e sperava che scendesse. Dentro di se gli ordinava ...
    ... di scendere ma lui non voleva saperne nulla.
    
    Lei intanto se ne stava in bagno. Scioccata per quello che era accaduto.- Anche lui è eccitato - pensava tra se e se. Questo l'aveva fatta bagnare. Si portò una mano sulla vulva e, con un gesto preciso e fluido, spostò la mano fino al clitoride. Raccogliendo tra le dita i suoi umori. Si annusò istintivamente la mano e, eccitata dal suo stesso odore, se la mise in bocca un dito alla volta.
    
    Uscì dal bagno eccitata ed imbarazzata. Credeva di poter andare di la e - godere con il suo uccello - pensò in bagno ma, quando fu lì, difronte a lui, gli diede un innocente bacio della buona notte e andò a dormire, dando un ultimo sguardo furtivo all'erezione che ancora persisteva.
    
    In un vortice di imbarazzo, paura ed eccitazione, si sentì sollevato quando Monica aveva scelto di concludere la serata. Ora però era eccitato e cominciava ad immaginare la matrigna su di lui. Mosse la sua mano nei boxer e cominciò a segarsi in silenzio.
    
    Si rigirava nel letto, voleva masturbarsi su di lui ma si sentiva in colpa. Non riusciva a dormire. Ormai erano passati una ventina di minuti da quando lo aveva salutato per la notte. Cominciò a toccarsela ma non se la stava godendo perchè un fastidioso senso di colpa la perseguitava. Dopo un altro quarto d'ora passato a provare piacere si stufò e decise di andare a fare pipì prima di mettersi a dormire.
    
    Aprì silenziosamente la porta della camera da letto. Ormai non c'era nessun suono in casa, la tv era ...