1. 117 – Mamma Lucilla a 42 anni scopre il sesso incestuoso


    Data: 25/04/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... allontanai con il viso in fiamme dalla vergogna. Massimiliano si affacciò all’uscio e mi chiamò indietro, dicendomi di non preoccuparmi che loro non avrebbero sicuramente badato a me. Già, forse prima dell’incidente, a casa nostra si era liberi, senza tabù di alcun genere, magari chissà quante volte li avevo visti in costume adamitico. Titubante rimasi per qualche secondo ferma in corridoio, volgendogli le spalle, poi presi coraggio, mi voltai e rientrai in bagno, mi scusai ancora senza nemmeno sapere il perché e poi mi infilai dietro al muretto che divideva il bagno dal wc e mi sedetti sulla tazza. Feci la pipì controllando il getto dell’urina in modo da non far troppo rumore, poi mi pulii con la carta igienica e rimanendo seduta sporsi timidamente il capo e li guardai. Certo che erano i miei figli, ma io sentivo ugualmente uno stranissimo prurito che mi scorreva veloce nelle vene. Alberto si girò verso di me e io tirai immediatamente la testa indietro, poi dovetti uscire allo scoperto e così gli passai dietro e me ne andai. L’unica cosa che ero riuscita a vedere distintamente era il loro sedere, più muscoloso Massimiliano e più tondo e sporgente quello di Alberto. Due culetti che facevano venire la voglia di dargli qualche bel pizzicotto. Il secondo giorno, venne mia mamma e ci preparò un pranzetto succulento, parlammo tutti e quattro a lungo ed io scoprii molte cose che non sapevo. Dove avevo conosciuto mio marito quando ci eravamo sposati e poi seppi anche che Massi ...
    ... studiava ancora mentre Alberto lavorava come responsabile agli acquisti in una azienda che commercializzava all’ingrosso tutto il materiale per cine/foto/ottica, insomma in poche ore acquisii un sacco di notizie per me molto importanti e interessanti.
    
    Mi accorsi che pur rimanendo seduta, la mia resistenza fisica era ancora molto limitata e che non riuscivo a stare sveglia per periodi più lunghi di due o tre ore e così quel pomeriggio, dopo il corso accelerato di aggiornamento famigliare, mi buttai sul letto e mi addormentai come un sasso. Mi svegliai, guardai l’ora, erano le diciotto, mi stirai e poi pigramente, decisi che sarei rimasta ancora un po’ nel letto a riposare. Dopo una buona mezzora mi svegliai ancora e allora accesi la luce del comodino e mi sollevai a sedere, appoggiai la nuca alla testiera del letto e spostai il lenzuolo che mi faceva percepire ancora di più il caldo torrido che c’era in quella stanza. Rivolsi il mio pensiero ai miei ragazzi e mi accorsi che mi tornavano stranamente in testa completamente nudi. Forse questo strano pizzicorio che sentivo dentro era dovuto ad un fatto certo, erano più di tre anni che, a livello sessuale, il mio corpo non riceveva nessun tipo di attenzione. Distrattamente le mie mani si mossero a sfiorare il seno e in quel momento, nel cervello si manifestò un flash, una bocca che mi succhiava i capezzoli, durò una infinitesima frazione di secondo e scomparve. Presi il mio capezzolo destro tra il pollice e l’indice, lo tirai un po’, ...
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