1. 117 – Mamma Lucilla a 42 anni scopre il sesso incestuoso


    Data: 25/04/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... di ‘esse’ incassata nel terreno a filo di prato e tutto attorno, distribuiti qua e là, le relative sdraio corredate da ombrelloni in tinta unita azzurro chiaro. Rientrai e continuai il mio giro turistico, a parte lo spazioso corridoio di ingresso, la mia camera, il grande salone, la cucina e i servizi igienici comuni, di tutto il resto non avevo ancora visto nulla e così visitai lo studio, che doveva essere stato di mio marito, la camera per gli ospiti con il bagno incorporato, un grande ripostiglio e in fondo all’andito una di fronte all’altra le camere dei ragazzi. Le due stanza denunciavano chiaramente la loro appartenenza; quella di Massimiliano più sbarazzina, disordinata, con libri e dischi sparsi qua e là, il letto sfatto, le mutande e i calzini sporchi abbandonati sul tappeto scendiletto, il pc spento con a fianco un cestino per la carta mezzo colmo di fazzolettini igienici appallottolati. La camera di Alberto invece, era leggermente più ordinata o se vogliamo, meno disordinata di quella di suo fratello. Anche qui, appoggiato contro il muro di destra, il tavolo con il computer, ma con la webcam collegata e piazzata su un monitor gigantesco, il letto sfatto, ma nessun segno di mutande o di calzini sporchi, uno mobile antico tipo libreria, conteneva su un paio di ripiani effettivamente dei libri, mentre sui cinque altri rimanenti vi erano alcune macchine fotografiche, tre videocamere, due delle quali digitali e un’altra del tipo professionale corredata da ...
    ... teleobiettivo. Una scatola conteneva filtri per fotografie e ammennicoli vari. Infine su un’altra mensola due webcam e delle strane cose che parevano essere degli spioncini tipo quelli che si piazzano sulle porte d’ingresso delle case. Stavo per uscire quando mi accorsi che un led rosso, nell’angolo alto, vicino al soffitto alla mia destra, lampeggiava. Una micro telecamera si muoveva seguendo i miei movimenti. Mi spostai ancora all’interno della stanza e vidi che l’occhio indiscreto mi seguiva passo, passo. Uscii e pensierosa ritornai in cucina apprestandomi a preparare la cena per la mia ‘nuova famiglia’. Mentre lavoravo, mi venne un dubbio atroce, non è che ci sono telecamere in tutte le stanze? Guardai in alto e la individuai, su, in alto, proprio di fronte a me, l’occhio spione mi seguiva attentamente. Allora ripercorsi tutto il tragitto fatto durante le mia visita e constatai che tutta la casa era ‘protetta’ da telecamere a circuito chiuso. Un pensiero però mi tranquillizzò, pensai che molto probabilmente il tutto fosse collegato ad un impianto antifurto e che certamente non era stato messo lì a bell’apposta per me. La mia paura era che i miei figli mi potessero vedere mentre, nuda sul letto in camera mia, mi toccavo e tutto il resto. Verso le venti puntuali arrivarono quasi assieme le mie due splendide creature. Mangiammo e dentro di me mi rallegrai per l’atmosfera che si stava creando tra di noi. Si vedeva che per loro io ero importante e mi dimostravano in mille modi il loro ...
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