1. Gangbang nel garage del titolare


    Data: 22/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar, Fonte: Annunci69

    Dopo essere tornato da una serata con degli amici, mio cognato Mario mi disse di avere una gran voglia, a suo modo: "Stasera non c'erà un cazzo da mangiare, vero?"
    
    - Beh, sì, in effetti..."
    
    - "Allora arrangiati con il mio e non fare lo stronzo che non ingoi..."
    
    Quindi, ci ritrovammo lui disteso sul sedile posteriore dell’auto ed io a pecora a tirargli un bel pompino. Ormai andava avanti così da mesi.
    
    Spesso veniva in camera mia e, mentre tutta la famiglia era in soggiorno, lui si tirava giù la zip e senza dire un granché, se non frasi del tipo - "Apri il culo, troia!" - si svuotava o in bocca o nel mio culo. Poi andava via senza neppure un “ciao” o un “grazie”.
    
    Una delle tante sere in cui eravamo sul divano a vedere una partita, tra una chicchera e l’altra, mi ero messo a pompare come al solito. Con voce tremolante per l’eccitazione mi aveva chiesto: “A te piacerebbe?”
    
    - “Cosa?”
    
    - “…Saldare il debito di Diego dal meccanico! Io potrei guardare…”
    
    In quel momento mi trovò spiazzato e gli dissi di non sapere se ero pronto o meno a una gangbang. Che la cosa sarebbe potuta venir fuori e che lo sputtanamento non sarebbe stato da poco. Lui mi aveva rassicurato, dicendo che sarebbe stato solo un gioco tra uomini tutti sposati, magari solo un po’ rudi e sporchi, e che non avrei dovuto preoccuparmi. Intanto, però, alla sola idea avevo accelerato con impeto la mia pompa fino alla calda e cremosa ricompensa.
    
    La sera seguente, appena arrivato a casa, mi disse di ...
    ... aver pensato tutto il giorno alla mia avidità nel pompare quando mi aveva accennato alla cosa. Quindi, si era messo subito all’opera, tanto che saremmo andati quel venerdì stesso nel garage privato dell’amico di Diego!
    
    Dovevamo andarci senza Diego, però, che si era messo di nuovo nei guai ed era partito. Per colpa sua tutta la strumentazione rinvenuta nel garage dell’amico, banconi da lavoro, attrezzi, ponte sollevatore idraulico per auto, compressori, era stata sottoposta a sequestro amministrativo, finalizzato alla confisca. Quindi il tipo si era dovuto spostare nel suo garage privato dove aveva messo su un'officina meccanica abusiva.
    
    Prima di scappare, però, Diego lo aveva pregato di mettere a posto le cose o non sarebbe più potuto rientrare.
    
    Man mano che trascorrevano i giorni e si avvicinava la data mi sentivo sempre più teso.
    
    Arrivò il venerdì. Mio cognato Mario aveva preso un giorno di ferie. Io ero andato dall’estetista per depilarmi completamente. Mario si avvicinò al titolare, che già avevo avuto il piacere di conoscere a casa di Diego. Quello annuì e ci indirizzò in una stanzetta, dove c’era un piccolo divano e fuori un cartello con scritto “Non disturbare!”
    
    Mario mi fece truccare e sistemare i capelli già lunghi. Mi fece togliere le scarpe da ginnastica e indossare una maglietta nera trasparente.
    
    Dopo pochi minuti arrivarono due ragazzi su trent’anni. Si presentarono come i fratelli del capo e si sedettero vicino a me, mentre mio cognato, seduto ...
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