1. Il ragazzo in bici 4


    Data: 22/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx, Fonte: Annunci69

    Non fu una notte tranquilla, rivissi più volte tutto ciò che era accaduto quel giorno; non riuscivo a spiegarmi come potesse essere così esperto, era lampante che non fosse stata la prima pompa della sua vita, e poi pur essendo neppure due anni più piccolo di me, si comportava con una disinvoltura ed una sicurezza che farebbe invidia alla più troia delle puttane.
    
    Non ci potevo pensare, si era fatto sborrare in bocca, non aveva voluto spostarsi, ricordo il suo viso contento mentre ingoiava la sborra; che schifo che fai Luca.
    
    Quella mattina, mentre facevo la doccia, mi accorsi di avere ciocche di capelli attaccati tra di loro nonostante la sera prima mi fossi lavato, lo sperma di Luca non era andato via del tutto. Faticai non poco con il pettine per sciogliere i nodi, a pensare che lui lo aveva bevuto, non so se ad alcuni di voi lettori, sia accaduto di essere sborrato tra i capelli.
    
    Rimasi tutto il giorno in spiaggia, non feci immersioni quel giorno, guardavo spesso in direzione della casetta, come se aspettassi qualcuno; gruppi di ragazzi giocavano a pallone nelle vicinanze, e mi resi conto che quel vociare e la loro allegria mi infastidiva. Che Kazzo….. mi dava fastidio pensare a lui ma nello stesso tempo ero dispiaciuto non fosse venuto.
    
    Il sole era tramontato, mi ritrovai seduto sulla vecchia sedia, indossavo ancora lo slip da mare, schiacciavo il palmo della mano sul cazzo barzollo, e… pensai: “visto che non ci sono ragazze con cui tentare, invece di farmi ...
    ... una sega, forse sarebbe meglio…….una pompa di Luca”. In quel momento non immedesimai Luca ad uno sporco frocio, ricordavo solo la sua bocca calda, e a come facesse a far roteare la lingua intorno alla cappella mentre lo teneva in bocca. Come pompinaro era fantastico, aspirava profondamente sino all’ultima goccia. Pensai che in fondo io non toccavo il suo uccello in quanto etero, era lui il ricchione. Anche ora che il cazzo da barzollo era diventato di marmo era dovuto al fatto che lui era finocchio, BHO! non so se tutto ciò è logico.
    
    Indossai solo una t-shirt che mi copriva anche lo slip, e in auto arrivai a casa della sua nonna. La signora era intenta ad innaffiare i fiori ed appena mi vide mi sorrise baciandomi sulla guancia come se fossimo parenti. Ebbi un rimprovero per non essermi fatto vivo tanti giorni, poi disse che Luca non stava bene: la sera prima era uscito e quel giorno non si era mosso dalla sua stanza, lei attribuiva tutto al dolore al piede. “Vai vai Matteo vedi se riesci a farlo alzare, povero piccolo” – Stavo per dirgli “la medicina che lo fa star bene si chiama SBORRA signora”.
    
    Cercai di non far rumore mentre salivo da lui; era rannicchiato sul letto dando le spalle alla porta, indossava una mutandina bianca che fasciava il culetto, non si accorse di me, rimasi incantato da quell’essere, in silenzio mi beavo ammirando quel corpo perfetto; di schiena pareva una ragazza dormiente.
    
    La voce della nonna rimbalzò su per le scale “Lucaaaa sei contento della ...
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