1. Asia e il cazzo del carabiniere...


    Data: 21/04/2018, Categorie: Anale Hardcore, Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... chiese di esibire patente e libretto. Frugai nel cassetto dell’auto per reperire il libretto nel mare di carte che occupavano il vano e dalla borsetta estrassi la patente.
    
    Controllò i documenti e, fissandomi con sguardo curioso e intrigato, me li restituì dicendomi che voleva dare un’occhiata al contenuto del cofano dell’auto. Mi chiese di scendere dall’auto e di aprirgli il cofano.
    
    Con enorme imbarazzo scesi dall’auto stando attenta a dovevo mettevo i piedi per non inciampare con i miei tacchi 15.
    
    Non sono molto alta, appena 168 cm, ma con 15 cm di tacco raggiungevo 180 cm di altezza.
    
    Appena scesi dall’auto osservai bene il carabiniere che in quel momento mi stava “regalando” attimi eterni di tensione e paura.
    
    Rimasi folgorata da quanto fosse bono: due occhi verdi si incastonavano in un colorito bruno mediterraneo, capelli nero-blu , almeno 187 cm di un corpo da adone.
    
    Mentre stavo aprendo il cofano dell’auto, mi abbassai leggermente e il mio vestitino di raso nero fece intravedere il mio perizoma in pizzo nero.
    
    Mi scostai per consentirgli di controllare. Notai che la patta dei pantaloni gli era cresciuta.
    
    Dopo il controllo di rito, chiuse il cofano e mi ridiede le chiavi. Nel ridarmele mi disse bisbigliando per non farsi sentire dal suo collega: “Per questa volta vada pure, la prossima volta farò controlli più approfonditi”. Poi con un tono di voce ancora più basso aggiunse : “ Appena salita in auto mi scriva su un foglietto il suo numero di ...
    ... cellulare e me lo porga dal finestrino con discrezione”.
    
    Salii in auto mezzo intontita, estrassi dalla borsa un blocchetto di fogli e scrissi sopra un foglietto il mio recapito di telefonia mobile. Nel consegnare, attraverso il finestrino dell’auto, il foglietto al bel fusto del carabiniere, notai ancora una volta il suo pacco enorme e gonfio che aumentò il volume della parte posteriore del mio vestitino di raso nero. Ebbene sì, mi ero eccitata alla massima potenza.
    
    Mi fece l’occhiolino e stavolta per farsi sentire chiaramente dal suo collega mi disse : “Tutto a posto, può andare!”.
    
    Lo ringraziai per la gentilezza e piena di imbarazzo ed eccitazione pensai che quella serata, nonostante i momenti di tensione appena vissuti, era iniziata alla grande.
    
    Mi diressi sicura verso il casello autostradale di Roma Sud ma “l’incidente di percorso” mi aveva messo addosso un’eccitazione che dovevo appagare al più presto. Mi fermai in un autogrill
    
    Dopo pochi minuti di viaggio entrai con l’auto nell’area di servizio . Era sera tarda. Nel parcheggio erano presenti diversi camion. Scesi dall’auto e mi appoggiai alla stessa facendo finta di effettuare una chiamata al cellulare.
    
    Passò un giovane camionista con una birra in mano e mi chiese se poteva offrirmi qualcosa da bere.
    
    Non era particolarmente bello ma molto maschio ed io avevo un urgente bisogno di cazzo.
    
    Accettai. Mi invitò sul suo camion dove, dopo pochi convenevoli, scopò per bene ogni buco del mio corpo. E questo non ...