1. Quando metti il piede (e altro) in troppe scarpe


    Data: 08/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... spazientisce e mi reagisce un paio di volte, per lo più verbalmente. Quando finiamo la partita, la mia squadra si ferma per un turno e la sua anche. Michele va verso la spiaggia a farsi un tuffo assieme ai suoi amici, io resto là e improvvisamente impazzisco. Non so perché lo faccio, non ragiono più. Mi guardo attorno, non mi sta osservando nessuno.
    
    Mi avvicino al posto dove tutti noi abbiamo posato i nostri oggetti personali, prendo la mia roba, nella fattispecie il mio zainetto. Poi mi do un altro sguardo attorno, nessuno mi guarda. Prendo le scarpe di Michele. È venuto al mare con delle scarpe da ginnastica nelle quali ha riposto i suoi calzini. Le infilo dentro al mio zaino, lo chiudo e lo allontano. Poco dopo, invento una scusa per andare via.
    
    I miei amici si spazientiscono, abbiamo ancora da giocare una partita ma non posso rischiare. Dico che ho da fare una commissione urgentissima con mio padre e scappo.
    
    In realtà, i miei sono ancora a lavoro e avrò casa libera per almeno un’ora. Torno, mi spoglio immediatamente nudo e mi metto sotto la doccia, mi do una rapida sciacquata e poi, senza vestirmi, torno in camera mia.
    
    Dallo zainetto tiro fuori le scarpe e i calzini di Michele. Da quel momento, per diverso tempo, diventeranno il mio giocattolo preferito.
    
    Mi stendo sul letto, inizio ad annusare le scarpe e i calzini. Sanno di sudore, impazzisco. Comincio a segarmi, uso anche calzini e scarpe per farlo, cercando sempre di avere una delle due cose sul volto ...
    ... per inebriarmi dell’odore. Sborro all’interno della scarpa da tennis. Le nascondo, saranno parte della mia vita per molto tempo.
    
    Con Michele non riuscirò a fare mai nulla, ve lo premetto. Però l’episodio porta ad un’ulteriore svolta. È notte, ricevo un messaggio. È di Francesco. Dice di dovermi parlare, ci diamo appuntamento al mattino seguente da me.
    
    Al suo arrivo, entriamo in camera, si siede e mi guarda:
    
    “Perché hai rubato le scarpe di Michele?”
    
    Mi sento gelare, mi ha visto.
    
    “Oddio Fra, mi hai visto?”
    
    “Si, e non sono cose da te, non sei mai stato un ladro. Sei la persona più onesta che io conosca e non ti posso vedere a fare certe cose”
    
    Gli dico la verità, so che mi giudicherà male ma preferisco essere sincero, meglio passare per un depravato feticista che per un morto di fame. Tiro fuori le scarpe, gliele mostro e gli dico quello che ci ho fatto. Mi guarda un po' sconvolto, non sa se mettersi a ridere o altro. Poi mi sorprende: scalcia via una ciabatta e mi mette il piede davanti, come ad offrirmelo.
    
    “Dai, divertiti” non so se sta scherzando, ma propone una seconda volta la cosa e io accetto.
    
    Inizio a leccargli il piede, con ferocia. Sono scatenato, lui mi lascia fare ma non capisco se gradisce o meno. Ad un certo punto, sento che poggia l’altro piede sul mio pacco. Inizia a strusciare, è un godimento totale.
    
    “Spogliati” mi ordina. Io eseguo, lancio via il sotto e sono nudo. Continua a segarmi col piede, ma stavolta a contatto con la pelle. Io, ...
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