1. adriana 1 la cena


    Data: 16/04/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... dimenticato Alessandro e la triste vicenda, anche se, ogni tanto, le si velavano gli occhi, ma chiacchierò con Antonio, mangiò e, soprattutto bevve.
    
    – Ma quanto bevi?Ti sei scolata da sola una bottiglia di vino, ti ricordavo astemia o quasi.
    
    -Ma no, ma no, ho imparato a bere, in società’. E poi questa è una serata speciale e ho proprio voglia di bere.
    
    Si alzò ed andò a prendere un’altra bottiglia di vino, la stappò e versò da bere a sé ed ad Antonio.
    
    Antonio la guardò tra l’esterrefatto ed il preoccupato: non le avrebbe fatto male bere tanto?
    
    A fine cena Adriana mise in tavola un dolce e delle bottiglie di superalcolici si versò della grappa e cominciò a sorseggiarla: era diventata un po’ rossa in volto, slacciò al camicetta’
    
    -Fa caldo, non ti sembra?
    
    Guardò Antonio con gli occhi tristi e cominciò a singhiozzare.
    
    -Cosa ha quella che io non ho? Guarda le mie tette!
    
    Aprì del tutto la camicetta e tirò le tette fuori dal reggiseno
    
    -Ha forse una passera più bella della mia?
    
    Sollevò la gonna, abbasso il perizoma scoprendo la fica; era incantevole, pensò Antonio: i peli pubici erano tagliati corti, a forma di cuore con la punta diretta verso il grilletto che spuntava dalla fica, completamente rasata, con le piccole labbra che facevano capolino dalle grandi in maniera quasi oscena; Antonio deglutì, il cazzo gli si era fatto duro, durissimo da fargli male; avrebbe voluto tirarlo fuori, infilarglielo dentro, ma si trattenne.
    
    -Gliela ho data in ...
    ... tutte le salse, gli ho fatto di tutto, l’ho spompinato in maniera divina! Vuoi vedere?
    
    Bevve un’altra grappa di un fiato e le si mozzò il respiro
    
    -Cazzo! Come cazzo fate voi maschi a bere tutto d’un fiato? M’è sceso il fuoco nelle budella. Mi piace!
    
    Si inginocchiò davanti ad Antonio, gli slacciò i calzoni e tirò fuori il cazzo eretto.
    
    -Bello, proprio bello, è meglio di quello di Alessandro, è più lungo, in punta è più sottile ma sotto è anche più grosso, è più elegante, quello di Alessandro è così tozzo.
    
    Mentre parlava lo scappellò, poi ci passò sopra la lingua, mentre Antonio fremeva temendo di sborrare anzitempo.
    
    – Sa un po’ di piscio, ma mi piace!
    
    Tirò giù pantaloni e mutande, aiutata nel movimento da Antonio che si sollevò sulla sedia, poi li sfilò, si sistemò tra le cosce aperte, impugno il cazzo con una mano, con l’ altra gli afferrò i coglioni e cominciò a spompinarlo.
    
    Che stava facendo, pensò, stava spompinando Antonio cui non aveva mai rivolto quasi lo sguardo, ma le piaceva, aveva la testa leggera mentre andava su e giù con la bocca su quel bel cazzo, si sentiva nel nirvana; avrebbe voluto menarsi la fica mentre lo spompinava, la sentiva friggere di voglia, umida di umori, ma aveva le mani occupate, si concentrò accelerò il movimento di bocca e lingua fino a che Antonio non le sborrò in bocca: non aveva mai preso in bocca la sborra di Alessandro, le faceva schifo, questa invece la ingoiò, che strano sapore.
    
    Si alzò e si infilò una mano nella ...
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