1. Miraggi d’un innocente


    Data: 14/04/2018, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... insidiandosi dentro di lei, peraltro attualmente incapace e impotente Laura si lasciava andare abbandonando così la realtà per rifugiarsi cercando conforto in un mondo tutto suo dentro le pareti di quella confortevole stanza. Quei penetranti pensieri non l’abbandonavano un attimo, perché lei cenava di fretta e scappava in camera per godersi nell’intimità della sua stanza le sue fantasie assieme alle sue deliziose immaginazioni quanto viziose e licenziose inventive. Lo sbarbatello dei suoi vagheggi non era tanto seducente, a ogni buon conto era gagliardo ed energico, con i pantaloni e con una maglia leggera, che lasciava intravedere un corpo atletico e ben sagomato. I suoi carezzevoli e a tratti lascivi pensieri, avevano avuto così inizio:
    
    “Eravamo nella camera silenziosa e rischiarata dalla luna, fuori tutto sembrava immobile, ci baciavamo appassionatamente abbracciandoci, in quanto le mie braccia l’avvolgevano completamente facendola sentire protetta. Senza fretta io le sbottonavo la camicetta partendo dall’alto, lentamente, soltanto i primi due bottoni lasciando dove s’intravedevano i seni. Il pensiero che qualcuno la vedesse senza vestiti le faceva battere forte il cuore, le sue mani mi sfilavano lentamente la maglietta scoprendo il mio torace, poi le mani iniziavano ad accarezzare la mia schiena con desiderio toccando ogni centimetro della mia pelle. Poi lei si discostava per un attimo e m’accarezzava il petto, mentre si sentiva invadere dal fuoco della passione, ...
    ... successivamente avvicinava la bocca e lentamente con dolcezza mi baciava sul collo, poi scendeva sfiorando la pelle con la lingua fino ad arrivare ai pantaloni.Io l’abbracciavo premendola contro il suo petto, le sbottonavo gli altri bottoni della camicetta e la stringevo, poiché sentivo i suoi seni premuti contro il mio corpo”.
    
    Laura era da sola nella stanza, sotto le coperte si sfilava il pigiama, s’accarezzava i seni indugiando sui capezzoli mentre l’altra con l’altra mano si sfilava le mutandine. Iniziava sempre accarezzandosi il clitoride delicatamente, allargava le gambe per trovare una posizione più comoda, poi accarezzava la sua deliziosa e pelosissima odorosa bionda fica con il dito indice, seguendone prudentemente il delizioso contorno, essendo abbondantemente già eccitata e pregustandosi il piacere. Adempiva e compiva quell’azione assai pacatamente, come se fosse una cerimonia da magnificare al meglio. Si stava infradiciando, considerato che era costantemente più accalorata, quantunque proseguisse nello sfiorarsi, seguitava frattanto a bighellonare con l’intelletto:
    
    “Lentamente con dolcezza io le sbottonavo i pantaloni, la mano veloce andava ad accarezzare con forza il sedere, sentivo l’eccitazione crescere in me, il respiro affannoso per tutto il tempo che la lisciavo. Il gioco continuava, io le sfilavo i pantaloni, il reggiseno e le mutandine, ormai era nuda, senza difese, eccitata, dato che si lasciava trasportare, in seguito la conducevo sul letto dove lei si ...