1. La cugina milanese-seconda parte


    Data: 13/04/2018, Categorie: Incesti Autore: Carlocarlo2, Fonte: EroticiRacconti

    ... il rumore dei passi di mio padre che stava salendo le scale, mi consigliò di sparire da lì..
    
    “Vado a portare la tua roba in camera” le dissi con la morte nel cuore, e l’occhiataccia di mio padre che incrocia sulla porta, mi scivolò addosso con indifferenza; in fretta e furia, appoggiai la valigia sul letto, vicino alla sacca, misi la cartella sulla scrivania e scappai velocemente in bagno per soddisfare quel desiderio che mi stava togliendo il respiro, che non avevo ancora mai provato così forte ed impellente: tanta era la mia fretta, che staccai uno dei bottoni della patta, le mutande avevano una enorme chiazza ed il mio cazzo era scappellato e bagnato per una buona metà della lunghezza; l’orgasmo già premeva perché bastarono due o tre movimenti, per far partire uno schizzo, il primo, che arrivò ad imbrattare la parte inferiore dello specchio, seguito da altri quattro cinque, altrettanto potenti, che imbrattarono il rubinetto, il portasapone, la scodella che mio padre usava per farsi la barba; una sensazione acuta e devastante per cui, senza riuscire a frenarmi, urlai rauco, tanto che mia madre, preoccupata, venne a bussare per chiedermi se stessi male..
    
    “Non è niente, mamma!” balbettai con voce incerta..”.. ho picchiato nel bidè!”
    
    “Fammi controllare, ti ci metto un po’ di ghiaccio!”
    
    “Nooo..” urlò, mentre la maniglia ruotava freneticamente..
    
    “Come mai ti sei chiuso a chiave?” la sentì chiedere, stizzita, e allora sbottò..
    
    “Mamma, per favore, non rompere, ...
    ... non sono più un bambino!”.. e lei tornò in cucina, e lui, dopo aver ripulito lo specchio ed il rubinetto, gettò le mutande macchiate nella cesta e scappò in camera per mettersi un paio di mutande pulite...
    
    Quando tornò in soggiorno, trovò suo padre che, dopo avere disposto Adele fette di prosciutto al centro di un vassoio, piazzava delle fette di melone sul bordo..
    
    “Mamma?” gli chiese, non vedendola.. e lui indicò il cucinotto con un movimento della testa: quell’uomo,era sempre stato un mistero impenetrabile -almeno per lui, perché invece, sua sorella lo rigirava come un calzino!- per cui non gli chiese spiegazioni per quel suo mutismo ostentato, e andò di là; sua madre stava lavando dell’insalata e piangeva.. “È per colpa mia?” le chiese sottovoce, abbracciandola da dietro..
    
    “Che dici, scemo...” gli rispose, asciugandosi gli occhi..
    
    “Ho capito: è nervoso per l’arrivo improvviso della nipotina..” e lo sguardo rassegnato di sua madre gli confermò che aveva indovinato..
    
    “Giulia è in terrazza a prendere il sole.. vai a farle compagnia, intanto che prepariamo la cena” gli disse, facendogli una leggera carezza; lui non aspettava altro, ed uscì sulla terrrazza, che poi non era altro che il tetto del garage; suo padre l’aveva piastrellato, ottenendo un praticabile da cui si accedeva direttamente dal soggiorno, ci aveva piazzato un tavolo e delle sedie, e ci cenavano d’estate; Giulia, aveva piazzato la sdraio in un angolo, aveva inforcato gli occhiali da sole e sembrava ...