1. Una famiglia incestuosa e depravata


    Data: 12/04/2018, Categorie: 69, Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... pretesto per allontanarsi.
    
    I nostri genitori non si accorsero di nulla; per loro era tutto normale mentre io e mia sorella invece stavamo bruciando di desiderio. Un desiderio sbagliato, immorale e peccaminoso ma che ci era impossibile ignorare né tantomeno reprimere.
    
    L’ESTATE PIù CALDA
    
    Arrivò l’estate e le giornate passavano lente, noiose e molto calde e mia sorella, nonostante la ritrosia a farlo, dovette alleggerire il suo abbigliamento, tornando a vestirsi in maniera da rintuzzare le mie fantasie oscene sul suo corpo.
    
    I miei ormoni erano in continua tempesta ed anche il comportamento aveva quella spavalderia tipica della gioventù e così mi feci più audace con mia sorella, mettendomi a girare per casa e per il giardino a petto nudo e con dei pantaloncini leggeri sotto i quali si vedevano bene le mie erezioni.
    
    Valentina continuava ad arrossire ogni volta che incrociava il mio sguardo. Ormai era lampante che tra noi due si era creata una situazione molto particolare e tesa. Capii che dovevo rompere gli indugi affrontando mia sorella senza girarci attorno. E una sera lo feci, ai primi di luglio. Una sera in cui i nostri genitori erano fuori per il battesimo del figlio di una parente.
    
    Valentina se ne stava rintanata nella sua cameretta, io giravo per casa nervoso ed eccitato. Era da giorni che sapevo che io e mia sorella ci saremmo trovati soli in casa tutta la serata, ed io avevo rifiutato la proposta dei miei amici di uscire con loro in discoteca. ...
    ... Sentivo che dovevo chiarire quella situazione che si faceva sempre più difficile da sostenere perché oramai sapevo di stare perdendo la testa per lei.
    
    Bussai alla porta e lei mi chiese che volevo.
    
    Niente, mi chiedevo solo perché con sto caldo e visto che siamo solo noi due in casa tu debba startene chiusa in camera. Le dissi aprendo la porta.
    
    Perché devo studiare. Rispose lei seccata.
    
    Mi misi a ridere con fare strafottente e ribattei: non studi mai quando c’&egrave la scuola e guarda caso ti va di farlo in piena estate? E proprio stasera poi, che abbiamo la casa tutta per noi? Incalzai molto dubbioso. Mi guardai poi intorno e dissi: che caldo qui dentro. Come fai a starci!
    
    Io non sento caldo. Rispose laconica e un po’ infastidita. Io invece ne approfittai per levarmi la maglietta e restare a torso nudo, con addosso solo i bermuda dove si poteva benissimo notare il gonfiore dato dal mio cazzo che si era indurito appena io e Valentina siamo rimasti soli.
    
    Appena rimasi in bermuda, e alla vista di quel marcato gonfiore tra le gambe, mia sorella si agitò e arrossì in volto. Stava semisdraiata sul lettino e subito afferrò un libro dal comodino e se lo piazzò davanti al muso fingendo di interessarsi alla lettura. Io mi sedetti sul bordo del letto e poggiai una mano sul suo polpaccio dicendole, con un tono confidenziale e dolce, che avremmo passato una bella serata insieme. La mia mano intanto massaggiava dolcemente la sua gamba, dal polpaccio al ginocchio, poi lenta e ...
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