1. Episodio traumatizzante


    Data: 11/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... prevedere che cosa ci avrei trovato al suo interno, perché sembrava un bar come tanti in un quartiere alla periferia di Verona. Ero stata accompagnata dall’amante del momento, un elegante industriale di circa sessant’anni dai modi distinti e spiccati con un certo fascino. Con la sua macchina tirata a lucido percorremmo a gran velocità quel breve tratto di tangenziale che ci separava dall’oggetto della nostra curiosità, il circolo privé per l’appunto, un locale per scambisti che gli era stato raccomandato e altamente suggerito da un amico. Io non provavo il benché minimo interesse per quell’uomo, però adoravo i suoi soldi e il suo potere, per dirla tutta non che non ne abbia di mio, in effetti gli riconoscevo un certo talento, ed &egrave per questo che mi sono concessa alle sue incessanti lusinghe.
    
    All’interno del locale io mi ero volutamente separata da lui, giacché volevo usufruire della prima esplorazione per conto mio, naturalmente a nulla valsero le sue proteste, perché probabilmente non ero stata persuasiva nella giusta misura. Là dentro, in realtà, era buio totale e dovetti cercare un divanetto a fatica, quando poi gli occhi s’adeguarono all’oscurità un mondo d’ombre si rivelò d’improvviso ai miei occhi, dal momento che piccole luci colorate segnavano i percorsi fino alle camere del piacere, qualche lume avaro del proprio splendore brillava più intensamente tutt’intorno agli enormi letti collocati al centro delle piccole sale, ai bordi dei quali c’erano file di ...
    ... divani per gli spettatori occasionali, nel frattempo io vedevo che c’era molta gente sparpagliata per il locale impegnata in chissà quali giochi erotici. Masse di corpi attorcigliati erano appena visibili, la musica molto alta e l’odore di fumo, le giacche, i pantaloni, le gonne e la biancheria intima, il tutto abbandonato e sparpagliato casualmente senza troppa cura per terra o alla rinfusa ammucchiati in un angolo.
    
    Per un lungo istante mi sentii triste, così come un relitto abbandonato dopo un naufragio, osservai che bagni e docce erano ben segnalati con delle piccole scritte all’interno di falli giganti al neon colorati di blu e di rosa. Io mi stavo masturbando frattanto con scomoda e snervante lentezza, seduta su quel divanetto di pelle nera con qualche evidente bruciatura di sigarette e con diversi di schizzi di sperma oramai cristallizzati sul bracciolo. Io tenevo le cosce spalancate, indecorosamente divaricate con la fica del tutto depilata a un palmo dal naso di quel biondino con il sedere scoperto, che al presente rimaneva immobile sul letto del privé. Una mano accarezzava lentamente il monte di Venere e l’altra infilata sotto la camicetta bianca direttamente a contatto con il seno giocherellava pazientemente con il capezzolo sinistro, ormai quasi del tutto raggrinzito dall’eccitazione crescente, io non indossavo per l’occasione nessun capo di biancheria intima. L’uomo che stava dietro al biondino si strinse frattanto la punta del cazzo fra il pollice e l’indice della ...
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