1. FlashForward per Marta: Il Collega


    Data: 02/04/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: MartaP, Fonte: RaccontiMilu

    ... maneggiando il mio arnese affinché la penetrasse. Poi aveva afferrato i mie polsi stringendoli sul materasso. Il suo bacino si muoveva sinuosamente, la sua carne si sfregava sulla mia pelle disegnando un movimento circolare. Una cascata di capelli dorati era rivolta verso di me come a volermi catturare e trattenere in quel rapporto. Ero completamente circondato, dal collo al viso, da quella massa profumosa di lunghi capelli. Mi solleticarono le labbra, le guance, il naso e la fronte fino a quando con un forte movimento con il capo, Marta non li riposizionò dietro alla sua nuca. La mia attenzione adesso era tornata ai seni prosperosi che danzavano davanti ai miei occhi, a pochi centimetri dalle mie labbra. Sollevai la testa con i muscoli del collo fino a poter poggiare la bocca su quella massa carnosa. La pelle di quelle tette era talmente liscia, che il mio viso scivolava dall’una all’altra senza trovare la minima resistenza se non quella generata da quel po’ di barba incolta che portavo. Con entrambe le mani cinsi il seno di Marta che si rivelò essere straordinariamente morbido al tatto. Lo strizzai con delicatezza, massaggiandolo mentre lei continuava a muoversi sopra di me. Strinsi le tettone intorno al mio viso, baciandole, leccandole e annusandole. Nell’aria aleggiava un forte odore di fluidi vaginali misti al sudore. Cambiammo di nuovo posizione, volevo venire con ...
    ... un’altra posizione. Si sdraiò a prona sul mio letto mentre io mi misi sopra di lei penetrandola. Impuntai le ginocchia sul materasso per non esercitare eccessivo peso su di lei, poi con dolcezza mi infilai dentro di lei. Quella posizione mi permetteva di avere a portata di mano le sue fantastiche natiche prosperose, un po’ sfatte per via dell’età ma ancora dannatamente vigorose e piene di sensualità. Le afferrai con entrambi le mani, stringendole con forza e allargandole per agevolare la penetrazione. Marta gemeva. I suoi versi che avevano accompagnato tutto l’amplesso mi facevano sentire soddisfatto di me come poche donne erano riuscite a farmi sentire. Il suo timbro di voce mi penetrò fin dentro la testa eccitandomi fino a raggiungere il momento culminante. Tirai fuori il cazzo appoggiandolo sul suo culo. Mi abbassai su di lei per baciarla sul collo mentre con il bacino continuavo a muovermi strusciandomi al suo fondoschiena fino a quando finalmente, non venni copiosamente su di lei.
    
    L’esperienza appena provata mi aveva completamente gettato in un vortice di emozioni che desideravo provare fin dalla prima volta che m’ero lasciato naufragare in quel dolce mare dei suoi occhi. Ora invece, avevo appena navigato tra i suoi umori, mi ero immerso nei suoi liquidi, fino a raggiungere l’orgasmo con la stessa soddisfazione che prova il capitano di una fregata nell’avvistare terra ferma. 
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