1. FlashForward per Marta: Il Collega


    Data: 02/04/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: MartaP, Fonte: RaccontiMilu

    ... completato dalla solita camicetta che le metteva in evidenza il suo bel seno.
    
    Salì in macchina ed inevitabilmente la gonna nonostante i suoi tentativi salì più sopra evidenziando le sue gambe.
    
    “Se solo immaginasse quanto mi sta facendo arrapare” pensai tra me e me…
    
    La strada era trafficata a quell’ora, parlammo del più e del meno senza andare in niente di particolare, arrivati davanti casa sua le dissi “Eccoci a destinazione, la signora può scendere!”
    
    Fu lei però a sorprendermi, invece di scendere poggiò la sua mano tra le mie gambe, e aprendo la cerniera lampo dei pantaloni intrufolò la mano nei miei boxer.
    
    “Lo sapevo che ce l’avevi duro… Mi stai spogliando con gli occhi da quando sono salita in macchina, portami a casa tua ho voglia di te…” Mentre me lo diceva cominciammo a baciarci le nostre lingue roteavano una nella bocca dell’altro e la mia mano cominciò ad intrufolarsi nella sua gonna. Guidai di fretta e furia fino a casa mia, finalmente avevo tra le mie mani quella donna e non potevo farmela sfuggire. Sarebbe meglio dire che era lei ad avere me tra le sue mani dato che per tutto il tragitto, non lasciò per un attimo la presa sul mio pene in erezione nei boxer, ma al contrario, lo massaggiava con delicatezza sorridendo ad ogni mio sguardo.
    
    Arrivati a casa mia la condussi verso la camera da letto dove entrambi facemmo scivolare via i nostri vestiti, superflui per quel che stavamo per fare. Io ero completamente estasiato dalla visione di quel corpo ...
    ... nudo davanti a me che per tanto, troppo tempo avevo visto rinchiuso e avvolto in tessuti di tutti i tipi e tutti i colori che mi avevano sempre escluso lo sguardo alle sole forme sinuose dei fianchi e del seno. In vita mia avevo visto varie donne, di tutti i tipi e di ognuna di loro sapevo apprezzare qualcosa in particolare che la rendeva speciale, unica, maestosa ai miei occhi. Ma con Marta la questione era ben diversa. Sembrava come se il suo corpo fosse stato strappato via dalla mia immaginazione, dal mio personale ideale di donna prototipo. La penetrai con forza, con decisione, come piaceva fare a me. Suppongo che anche a lei piacesse, data la smorfia di goduria che si dipinse sul suo viso. Lei era sotto di me, con le gambe divaricate per agevolare la mia penetrazione. Entrambi i seni parevano due grosse colline carnose. La gravità li spingeva verso il basso, facendo in modo che si schiacciassero su loro stessi e che la loro circonferenza si spandesse su tutto il busto di Marta. Altre volte avevo contemplato quello straordinario spettacolo della natura, ma mai come allora mi ero ritrovato tanto eccitato. Ogni colpo che scagliavo dal mio bacino, li faceva rimbalzare avanti e indietro, ipnotizzandomi completamente.
    
    ‘Marta’ non ti facevo così porca” Dissi con il fiatone, tra un colpo e l’altro.
    
    ‘Oh, ancora devi conoscermi veramente!’ Rispose lei.
    
    Cambiammo posizione. Stavolta voleva dominarmi lei, lo sentivo, lo percepivo chiaramente. Si era posizionata sopra di me, ...