1. La cagna. Racconti brevi.


    Data: 06/10/2017, Categorie: 69, Incesti Gay / Bisex Sensazioni Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu

    ... scopro ad osservarmi con insistenza, mentre si massaggia il pacco maestoso.
    
    Evidentemente il pantaloncino estivo, che lascia intravedere il culetto glabro ed imberbe che gli dimeno davanti, la boccuccia famelica con le labbra carnose con cui lo bacio sulla guancia e la canottierina che indosso normalmente lo attizzano, come attizzano i miei paesanotti, stanziali e villeggianti, che mi cercano furtivamente, annusando la preda.
    
    Il caldo mi rende ancora più arrendevole, mi concedo quasi sempre e mi faccio possedere, mollemente abbandonato vengo penetrato dai miei giovani amanti, nei bui anfratti di quelle vecchie case, completamente succube.
    
    Quell’afoso giorno di luglio non sono solo nella grande casa, ma &egrave come se lo fossi, gli altri sono chiusi nelle loro stanze, per la pennichella, dormono mentre fuori l’aria &egrave bollente.
    
    Io non dormo ma sono comunque sdraiato sul letto, sulla pancia, con la schiena rivolta verso l’entrata, sto sfogliando una rivista, riesco a farlo nella penombra, grazie a quella poca luce che filtra dalle persiane socchiuse.
    
    Odo la porta aprirsi per poi richiudersi, uno scatto, un giro di chiave, qualcuno respira grevemente dietro di me, &egrave un soffio pesante, carico di eccitazione.
    
    Non mi volto ma l’ho riconosciuto, &egrave lo zio Salvo.
    
    Si avvicina ed allora io, malizioso, lo provoco, sbagliando: ‘Zietto ti senti male? Cos’&egrave questo rantolo?’.
    
    Non dice nulla, sale sul letto ed improvvisamente i suoi movimenti ...
    ... si fanno frenetici. E’ a cavalcioni sulle mie cosce, mi strappa via gli slip, l’unica cosa che indosso in quel momento. Si sdraia su di me, che scompaio sotto la sua mole, qualcosa di molto grande si infila fra le natiche e forza il mio buco socchiuso ma delicato.
    
    E’ quasi asciutto ed io non sono pronto, prima che possa lamentarmi o urlare mi tappa la bocca con la grossa mano, la posizione con le gambe strette non favorisce l’amplesso e non ho mai preso nulla di così grosso, ma per lui fa lo stesso, da un colpo implacabile con il bacino, forte, potente, penetra, duro, rovente, lancinante, una lama incandescente che si fa strada senza pietà, completamente, mi inchioda sul letto, mi fanno male le palle.
    
    ‘Ti piace eh! Troietta, ti diverti a sculettarmi davanti’ Schlampe’ Hure’ ora ti sistemo!’.
    
    Mi sussurra queste cose nelle orecchie, in italiano e tedesco, mentre fa avanti e indietro: ‘H’ndin’ Schwuchtel’ quando ti ho visto’ sembri una ragazza’ così da dietro’ hai un culo’! ‘
    
    Continua a parlare, sempre sottovoce, anche se sbuffa come un toro:” senti che grosso, altro che quegli affarini che ti prendi normalmente! Du wirst deinen Arsch brechen’ lo so che ti fai inculare da tutti’ ma sono piccoli’ non pensavo fosse ancora così stretto’ s’ss’ sch’ne Enkelin’ ‘.
    
    E’ come se mi sverginasse un’altra volta, anzi, fa più male, anche perché ho solamente un vago ricordo della prima volta in cui me l’hanno messo nel culo e non rammento se c’&egrave stato dolore.
    
    Dura a ...
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