1. La cagna. Racconti brevi.


    Data: 06/10/2017, Categorie: 69, Incesti Gay / Bisex Sensazioni Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu

    ... relazione.
    
    Rompiamo le balle ad un paio di trans con i tacchi alti, quasi nude, ricoperte solamente da un minuscolo perizoma, devo dire parecchio belle, una mi invita a restare, che con una sistematina posso tirare su parecchi soldi, Vilio ride come un matto. Poi ce ne andiamo.
    
    Siamo, però, entrambi palesemente eccitati, il film, le trans e l’argomento delle nostre chiacchiere hanno contribuito ad alzare la temperatura.
    
    Vilio: ‘Altro che dormire, appena arrivo a casa mi devo tirare una sega’. Gli confido che me la sarei fatta anch’io.
    
    E’ adesso che, sempre più carico, comincia a virare: ‘Una volta a te piaceva ‘tutto’. Adesso vedo che ti interessano le ragazze anche se con quei capelli e quella bocca gli assomigli’. Ridacchia.
    
    Il mio lato troia viene subito fuori, &egrave un riflesso condizionato: ‘Anche adesso mi piace tutto…’. Un attimo di silenzio imbarazzato, e lui: ‘Allora te lo chiedo, se ti piace tutto perché non ce la facciamo insieme la sega? Ci fermiamo da qualche parte’.
    
    Io sono già pronto, mi volto verso di lui, gli appoggio la mano sinistra sul pacco, allargo gli occhioni e sbatto le palpebre: ‘Te la faccio io la sega’.
    
    Si arresta immediatamente sul ciglio della strada, io gli abbasso la lampo ed infilo dentro la mano, glielo tiro fuori, lui: ‘Amico mio, vedo che non hai perso le buone, vecchie abitudini’, Io: ‘Vedrai!’.
    
    Vilio mi piace, &egrave senz’altro una brava persona, depravata al punto giusto, quasi quanto me.
    
    Non possiamo, ...
    ... comunque, certamente restare lì, sulla strada, qualcuno ci avrebbe sicuramente visto, poteva capitare anche che qualche pattuglia ci controllasse.
    
    Allora lui: ‘So io dove andare’.
    
    Mentre guida gli accarezzo il cazzo, che avverto di dimensioni notevoli, come tutto il resto, lui respira forte. Dopo aver superato un’ampia curva, svolta verso sinistra, dove inizia, quasi invisibile, una strada sterrata che si addentra nei campi. La seguiamo per alcuni minuti, superiamo alcune lunghe file di vigna e giungiamo ad uno spiazzo di terra battuta con al centro una grossa baracca di legno, probabilmente un ricovero per i mezzi dei contadini, Vilio si arresta su retro, parcheggiando fra due vecchi trattori. Siamo soli e nascosti a tutti.
    
    Ci caliamo entrambi i pantaloni, io li tolgo assieme alle mutande. Un attimo dopo mi sfilo la maglietta e gliela sfilo anche a lui, stiamo più comodi.
    
    Adesso sono caldo come il fuoco, non vedo l’ora di assaporare nuovamente il cazzo di Vilio. Glielo stringo, lui ha un sussulto. In effetti dai tempi della scuola gli &egrave cresciuto ancora, era già un bel palo, ma ora &egrave veramente di ragguardevoli dimensioni.
    
    Gli faccio colare sopra qualche goccia di saliva e lo masturbo per alcuni istanti, lui abbassa il sedile e si rilassa, allunga le mani e me lo tocca ma a me, femmina, questo non interessa: ‘Non penserai mica che io mi accontento di farti una sega, ora ti sistemo!’.
    
    Gli porgo i capezzoli, che lecca avidamente, poi abbasso la testa, ...
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