1. La cagna. Racconti brevi.


    Data: 06/10/2017, Categorie: 69, Incesti Gay / Bisex Sensazioni Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre mi avvicino sento l’afrore del suo sesso, un odore maschio, eccitante e coinvolgente, che mi fa sballare. Lo accolgo in bocca. Lo succhio forte, facendolo gemere di piacere: ‘Cazzo, un volta non eri così bravo!’. Spronato dalle sue parole mi spingo in gola il suo cazzo, il più profondamente possibile, quasi fino a soffocare. Lo trattengo un momento, poi lo tiro fuori e comincio a leccarlo, sbrodolando saliva.
    
    Eravamo tornati a quel primo giorno di scuola, ma ora ero molto meno timido e molto più esperto. Mi accorgo che impazzisce quando mi va giù, tutto in bocca fino in fondo. Finalmente riesco a farlo entrare fino ai testicoli, lui mugola, allora torno su e quando arrivo alla cappella tiro un succhione fortissimo, lui quasi mi segue con il corpo, respirando forte, con dei rantoli, biascicando parole appena comprensibili: ‘Si… tutto… succhia…’. Lo spompino così potentemente per parecchi minuti.
    
    Mi viene in bocca urlando, &egrave tantissima, una parte la ingoio, l’altra esce fuori. Adesso gli bacio le palle, la pancia un po’ sporgente, le cosce. E’ peloso e la mia saliva, mescolata alla sua sborra si appiccica al suo vello. Lo lecco, per pulirlo il più possibile.
    
    Si rilassa un momento, io continuo a baciargli il cazzo, finché, poco dopo, gli torna durissimo, finalmente alzo la faccia dalle sue palle e lo guardo negli occhi: ‘Ora voglio qualcosa anch’io, ti ricordi il mio buchetto…’.
    
    ‘E’ proprio quello che voglio ora, spaccarti il buchetto’.
    
    Mi sollevo, ...
    ... ho il culo che mi brucia dalla voglia, lo scavalco, dandogli la schiena, una gamba da una parte ed una dall’altra. Completamente divaricato come una puttana, mi appoggio al volante e mi calo giù, entra lentamente dentro di me, assaporiamo entrambi ogni centimetro di quella penetrazione. Vilio mi afferra i fianchi, per aiutarmi nel mio saliscendi: ‘Hai un buco bello aperto come ai tempi della scuola! Una fighetta… ti ricordi, ti chiamavo così, fighetta!’, Rispondo, gemente: ‘Ah… ah… &egrave bellissimo. Ah… dalla scuola in poi non mi sono mai fermato… Ah…il mio culo non &egrave mai rimasto vuoto… Ah… sempre bello pieno… Ah… tantissimi cazzi… spaccamelo… spanami… rompimi la fighetta… Ahhhhh’.
    
    Il mio grido finale dimostra la gioia per il sua cazzo dentro di me. Per quella sensazione profonda, diversa, interiore, di pieno. Solo coloro si sono fatti penetrare lo sanno, non c’&egrave altro modo di provarla, devi essere passivo, quella sensazione di dare piacere a qualcuno con il tuo culo.
    
    Lui: ‘Mi piacerebbe comandare, scoparti io’, non chiedo di meglio, &egrave lui che comanda, io servo.
    
    Mi alzo e mi metto a pecorina sul sedile del passeggero completamente disteso, Vilio, però mi fa girare, con le gambe larghe tirate su, il buco per aria (mi vuole guardare in faccia anche se io preferisco farmi prendere il culo da dietro, &egrave più da sottomessa). Lui si posiziona davanti a me ed entra dentro con forza. Mi sfugge un urletto che lo infoia, mi incula a bestia. C’&egrave ...
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