1. Paradiso


    Data: 06/10/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: Diana_Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentì di essere bagnata. A quel punto lui la penetrò con l’evidenziatore ma senza muoverlo di un millimetro. Lo lasciò dentro di lei e ne prese un altro. Nicoletta era ormai competamente in suo potere e non osava reagire. Dopo averlo leccato, glielo inserì nel buchino del culo e restò qualche secondo fermo a guardarla. Poi prese a muoverli entrambi, come aveva visto fare in un video su Youporn la sera precedente. Era eccitatissimo ma non voleva ancora spogliarsi. Sua sorella iniziò a mugolare e quando credette che era vicina all’orgasmo sfilò entrambi gli evidenziatori dal suo corpo, lasciandola insoddisfatta e umiliata.
    
    “Sei un porco…”, piagnucolò.
    
    Quella dichiarazione lo fece eccitare ancora di più e finalmente si abbassò i pantaloni e la fece scendere dal letto per inginocchiarsi davanti a lui. La prese per i capelli e la spinse verso il suo cazzo duro e gonfio.
    
    “Leccalo.”, le intimò.
    
    Lei obbedì docilmente, e iniziò a far scorrere la lingua sulla cappella rosea del fratello, rivelando una certa familiarità con tale pratica.
    
    “Sei proprio una troia…”, commentò sardonico.
    
    Dopodiché, senza alcun preavviso, le spinse la testa verso il proprio bacino e a Nicoletta vennero le lacrime agli occhi mentre continuava a pomparlo. Cercò di aiutarsi con le mani ma Fabrizio gliele bloccò.
    
    “Leccalo, ho detto.”, ripetè minaccioso.
    
    Sentendo di essere vicino all’orgasmo la fece alzare e le ordinò di piegarsi in avanti sulla scrivania. Indugiò premendo il pene su ...
    ... entrambe le imboccature del corpo di lei, indeciso sul da farsi. Poi, con un colpo secco, la penetrò da dietro. Nicoletta strillò di dolore. Ma la lubrificazione ottenuta con il pompino appena ricevuto non fu sufficiente a far entrare il suo pene per tutta la lunghezza nel corpo della sorella. Allora, lentamente Fabrizio lo fece uscire e lo spinse con forza nella sua fica. Lei si sentì bruciare in tutto il corpo: era ancora stretta e non sufficientemente bagnata. Lui le afferrò i fianchi, stingendoli con violenza mentre affondava sempre di più l’uccello in quel corpo caldo e violato. Nicoletta piangeva ma ogni sua lacrima non contribuiva che ad accrescere la lussuria di suo fratello, il quale era ormai sul punto di venire. Sfilò l’uccello dalla vagina e aprendole leggermente le natiche con le mani fece entrare il cazzo preceduto dalla cappella durissima nel suo culetto a malapena dilatato e scosso da mille brividi. Schizzò abbondantemente, accompagnando l’uscita dei fiotti di sperma con dei grugniti quasi animaleschi.
    
    …
    
    “Ehi? Dico a te! Che ne diresti di fare i compiti al posto mio mentre io mi preparo per l’appuntamento con Gianni?”, chiese nuovamente Nicoletta serafica guardando nella direzione del fratello che nel frattempo si era imbambolato.
    
    Fabrizio scosse la testa e si guardò intorno, come a cercare nella stanza le tracce di quello che era appena avvenuto – ahimé – soltanto nella sua testa.
    
    “Va bene, vai a farti la doccia, qui faccio io.”, disse infine ...