1. Mia moglie Elena ed il suo collega Giulio


    Data: 06/10/2017, Categorie: Cuckold Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... di lavoro
    
    Elena è molto carina. Appare riservata, ma è solo timida e schiva con gli sconosciuti. Ha un fisico naturalmente bello. Esile , ma ben fatta .Seconda/ terza di seno, un bel culetto ,gambe lunghe, alta e magra. E’ sempre elegante, ma non evidenzia il suo fisico, anzi tende ad un abbigliamento da anziana signora. E’ biondina, capelli lisci e viso dolce.
    
    Mi pare serena e soddisfatta della sua vita. Sesso? Ne tanto, ne poco ,il giusto(spero).
    
    Non è certamente una che cerca il sesso . E’ l’affetto che ci lega che ogni tanto sfocia nel sesso.
    
    La telefonata tra i due rimase sempre su un livello scherzoso e continuava. Mi chiedevo: quanto ancora per terminare?
    
    Infine decisi di non rivelare la mia presenza. Uscii ed andai a fare un giro per la città aspettando la sera.
    
    Mia moglie mi chiamò al cellulare. Ci salutammo .Mi disse dei bimbi, in quei giorni, per comodità, ‘parcheggiati’ dai nonni. Mi chiese come andava e mi ricordò che quella sera sarebbe stata fuori a cena. Le dissi che ricordavo e la stuzzicai: falli impazzire. Mi disse: scemo.
    
    Chiudemmo dopo un po’ la telefonata coi soliti saluti e bacio
    
    Alla sera mi appostai vicino al portone di casa in un punto in cui non fossi visibile.
    
    Venne a prenderla proprio Giulio ( o almeno dalla descrizione fattami poteva essere lui) e vidi che in macchina vi erano già due colleghe. N so perché, ma mi sentii più rilassato.
    
    Andarono ed io potei salire in casa.
    
    Mangiai e misi in ordine ; guardai un po’ ...
    ... di televisione, ma non so perché ero in tensione. Non svuotai il mio trolley da viaggio, lo lasciai nel mio piccolo ufficio in casa.
    
    Ad ogni rumore di auto in strada guardavo dalla finestra se era lei che stesse rientrando.
    
    Quando fu quasi mezzanotte arrivò. Era nella stessa auto che era venuta a prenderla. Vidi che in macchina c’erano solo due persone. Mi aspettavo si salutassero quando, con mia grande sorpresa, la macchina fu parcheggiata ed ambedue vennero verso casa.
    
    Mia moglie ed il collega.
    
    Incuriosito mi misi nel piccolo vano, adibito a mio ufficio, da dove potevo , con attenzione, seguire eventuali sviluppi e da dove ,volendo, essendo prima del soggiorno e della zona notte ,avrei potuto simulare di arrivare in casa
    
    Arrivarono in casa e, ignari della mia presenza, si sistemarono proprio in salotto.
    
    Attraverso la porta ,appena socchiusa, potevo vedere l’intero salotto ed in particolare il divano. Erano spostati , ma in diagonale vedevo bene.
    
    Si sedettero e parlarono dei loro colleghi e di come era trascorsa la serata.
    
    Elena, con mia sorpresa, indossava una gonna sufficientemente corta, calze trasparenti , e scarpe con una leggero tacco. Si sarebbe potuta identificare con una giovane professoressa .
    
    La sua timidezza non pareva presente , parlava con lui come fossi io. Ecco, forse, forse era un po’ troppo sciolta rispetto al consueto.
    
    Lui le chiese dei bimbi e di me. Lei gli disse che ero via per lavoro e che i bimbi , quando ero via, erano ...
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