1. La casa di una volta.


    Data: 29/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: scaaty, Fonte: RaccontiMilu

    – allora, saliamo? O andiamo a mangiare una cosa, ci sediamo, beviamo un bicchiere di vino, e torniamo a casa? –
    
    dice lui, guardandola, dopo aver parcheggiato la macchina in garage, con la mano sulla chiave, ma il motore ancora acceso.
    
    – andiamo –
    
    risponde lei, con aria sicura, e senza dire altro apre lo sportello e scende dalla macchina.
    
    Lui spegne, sospira, e la segue.
    
    Lei ricorda la strada, si infila nella porta, chiama l’ascensore.
    
    Entrano nell’ascensore senza dire nulla, senza quasi guardarsi.
    
    Entrano nella casa.
    
    – eccoci qua ‘ dice lui, posando le chiavi e accendendo le luci ‘ &egrave come te la ricordavi? –
    
    – più’ grande. E luminosa ‘ risponde lei, avanzando e guardandosi intorno.
    
    – quanto tempo &egrave passato dall’ultima volta che siamo stati qui’ almeno dieci anni, forse anche dodici ‘
    
    – sì, credo dodici ‘ risponde lei, fermandosi poi nel centro del soggiorno, girandosi verso di lui, e guardandolo.
    
    – allora? Cosa succede, adesso? ‘ gli chiede
    
    Lui la guarda, poi si avvicina, le si mette davanti.
    
    Le appoggia le mani sui fianchi, che sente stretti e lisci, sotto il cotone della camicia.
    
    – adesso’ adesso in realtà ho voglia di baciarti, e poi di fare l’amore con te ‘ le dice lui, guardandola ‘ lasciando perdere tutto il resto’ e tu? –
    
    – e io’ io faccio quello che vuoi tu’ –
    
    Lui si ferma un attimo, si allontana di mezzo passo, la guarda e gli sembra di vedere una piccola scintilla, di curiosità, imbarazzo e malizia, ...
    ... in quegli occhi scuri in cui si perde ogni volta che li guarda.
    
    – bhe, cosa voglio io lo sai –
    
    Lei non risponde.
    
    – allora, facciamo quello che voglio io? –
    
    – decidi tu ‘ dice lei ‘ decidi tu ‘ ripete
    
    Lui si allontana, prende una sedia dal tavolo, si siede, la guarda, ferma nel mezzo del soggiorno.
    
    La osserva, in piedi.
    
    I lunghi capelli neri, l’ovale deciso del volto, gli occhi con il nero del trucco a evidenziarne la profondità e la luce, la bocca, sottile e increspata in un piccolo dubbio inespresso.
    
    Le spalle larghe, i fianchi stretti, la camicia sbottonata quel tanto che basta per vedere che non ha reggiseno (non lo portava quasi mai, ricorda lui), i seni piccoli che increspano il tessuto.
    
    I jeans stinti, che non riescono a nascondere la forma perfetta del culo e le gambe, lunghe e slanciate.
    
    Le scarpe basse, morbide, nere.
    
    Lei sa che lui la sta guardando, sorride, mette le mani sui fianchi ‘ e allora? ‘ chiede di nuovo
    
    – e allora ‘ risponde lui ‘ vediamo se &egrave vero, che ogni tanto, un sogno può diventare realtà –
    
    Sorridendo, lui si alza, torna davanti a lei, le mette le mani sulle spalle, poi con la destra le accarezza la guancia sinistra, sostandole i capelli ‘ hai davvero voglia di realizzare i miei sogni? ‘ le sussurra, guardandola negli occhi
    
    – sono venuta qui apposta ‘ risponde lei
    
    – cosa devo fare? ‘ gli chiede, poi.
    
    Lui torna a sedersi.
    
    Ancora una volta, ha il timore che questo rovini tutto, che qualcosa non ...
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