1. Lucrezia - come la paprika


    Data: 26/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Masturbazione Voyeur Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... successiva. Era sempre così, allegra e
    
    gentile, però riservata. In certi momenti poteva apparire perfino
    
    scostante. Ma sempre corretta e professionale.
    
    La volta successiva cercai di mantenermi il più possibile distaccato.
    
    Ci riuscii con molto sforzo. Mi aiutò la decisione di tenere per tutto
    
    il tempo del massaggio la testa rivolta verso di lei, a scrutare le
    
    espressioni che via via il suo viso assumeva mentre calibrava la
    
    pressione delle mani sulle varie parti della schiena, variava la
    
    tecnica delle manipolazioni e la traiettoria delle frizioni. Sembrava
    
    assorta, eppure era come se dentro di lei si succedessero stati
    
    d'animo continuamente diversi. In taluni attimi avevo perfino
    
    l'impressione di cogliere nei suoi occhi brevissimi moti di desiderio.
    
    Anche se non potevo giurarci. Ma forse mi piaceva solo pensarlo.
    
    Riuscii a trattenere i fremiti del mio corpo sino alla fine della
    
    seduta, comunque. Poi lei andò in bagno e io nella mia camera. Lì
    
    restai per alcuni minuti nudo davanti allo specchio, ad osservare gli
    
    effetti benefici della fisioterapia sul mio corpo spesso dolorante.
    
    Ora la schiena appariva decisamente più diritta, le spalle meno
    
    ripiegate su se stesse. Era davvero brava, Lucrezia… quando percepii
    
    di sfuggita un bagliore d'occhi.
    
    Non mi voltai, ma attraverso lo specchio notai che inavvertitamente
    
    avevo lasciato il battente della porta scostato di alcuni centimetri
    
    dalla cornice, rendendomi visibile ...
    ... da chi guardasse nella stanza
    
    dall'esterno. E per un attimo mi sentii in imbarazzo. Solo per un
    
    attimo, però. Subito dopo, invece, mi lanciai con un balzo sulla
    
    porta, l'aprii con una mano e istintivamente spinsi l'altra fuori. Mi
    
    trovai un polso stretto saldamente fra le dita. Il suo. E, sollevando
    
    gli occhi, lei che mi guardava a metà fra il sorpreso e l'impaurito.
    
    Benché senza una parola.
    
    Anch'io senza parlare, l'attirai dentro la camera. La trascinai,
    
    quasi. Mi sedetti sul letto, nudo com'ero, un'erezione incipiente che
    
    cercavo di dissimulare fra le gambe strette, e la tenni in piedi di
    
    fronte a me.
    
    “Spogliati” le dissi dopo averla fissata per un po’. Mi accorsi con
    
    sorpresa del mio tono secco, imperioso, per niente non abituale.
    
    Lei si mantenne immobile, sempre con la stessa espressione sorpresa e
    
    inquieta. I lunghi capelli castano scuro che le incorniciavano le
    
    guance rivolte verso il basso. Guardava con insistenza qualche parte
    
    del mio corpo.
    
    “Spogliati” ripetei. Stavolta con un'intonazione sferzante, addirittura crudele.
    
    Lucrezia finalmente si scosse. Liberò il polso dalla mia mano e
    
    cominciò a togliersi la maglietta leggera. Apparve un reggiseno nero
    
    trasparente, bordato di pizzo rosso, che copriva mammelle piene ed enormi, con larghe areole rosate e capezzoli turgidi. Sotto la
    
    gonna plissettata, mutandine anch'esse nere orlate di rosso e sui
    
    fianchi un reggicalze nero. Come di nero, in seta a rombi in ...