1. Come una vita può cambiare 12 - p1


    Data: 18/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    ... più”.
    
    Entrammo in camera si tolse gli zoccoli e si inginocchiò sul letto, terminai di togliermi gli indumenti, lasciandomi solamente i boxer:
    
    o E loro?
    
    o Per quelli lascio a te l’onore…
    
    Iniziò ad accarezzarlo da sopra, baciandomi il petto, poi mentre le afferrai la testa per baciarla inserì entrambi le mani avvinghiandolo e masturbandolo, fino ad inginocchiarmi sul letto, proseguimmo nelle effusioni fino a quando la spinsi facendola cadere di schiena e mi avventai sui lembi delle sue mutandine, gliela liberai e mi tuffai per regalarle un’emozione.
    
    Prima iniziai con delle leccate, passai a darle piacere al clitoride e alle grandi labbra, questa cosa la faceva impazzire, iniziò a muoversi ritmicamente spostandomi la testa dove le dava più piacere, le sue stupende gambe si accingevano a stringermi la testa come un boa sulla sua preda, fino ad esprimere il raggiungimento del suo primo orgasmo “sei un porco, vengo!! vengo!!”.
    
    Mi liberai della costrizione di quei maledetti boxer, lanciandoli il più lontano possibile, ritornai a baciarla e lei poco dopo essersi ripresa mi condusse fino a girarmi, le presi la testa fra le mani e la portai davanti al mio membro, non sarebbe servito indicarle la strada, ma lo volevo avvolto dalla sua bocca.
    
    Iniziò con un ritmo delicato, spostandosi per tutta la sua interezza, fino ad arrivare alle palle, alzò lo sguardo e salì tenendo lo sguardo fisso su di me; “adesso ti faccio venire” aumentò il ritmo in modo indemoniato con ...
    ... una mano mi stuzzicava sotto e con la bocca saliva e scendeva come se volesse farsi scopare la cavità orale:
    
    o Capa ti voglio sopra, voglio essere scopato.
    
    o Non vedevo l’ora che me lo chiedessi.
    
    (Gli diede le ultime leccate, si allungò aprì un cassetto e prese un profilattico, lo strappò con i denti e lo srotolò).
    
    Stava per salirmi sopra, la spinsi fino a farle perdere l’equilibrio, mi guardò tanto contrariata quanto eccitata dalla cosa, mi posizionai in mezzo alle sue gambe e lo infilai:
    
    o Quanto mi mancava il tuo cazzo, scopami… scopami…
    
    o Con piacere..
    
    Le tenevo le gambe aperte posizionando le mani dietro alle sue ginocchia, cercando di penetrarla il più profondamente possibile, come una trivella in cerca di petrolio, le portai le gambe sulle mie spalle proseguendo con la penetrazione, per durare di più diminuii il ritmo, appena se ne accorse si liberò della presa, scese con le gambe per attorniarle al mio bacino e posizionò le sue braccia sul mio tronco, era un chiaro segno che voleva prendere il comando.
    
    Rotolammo dall’altra parte del letto, si sistemò con le mani sul mio petto e diede inizio alla danza, mi guardava fisso negli occhi, tranne quando si abbassava per baciarmi o per accelerare il ritmo, nel secondo caso lasciava cadere indietro la testa e faceva uscire dei mugolii estremamente eccitanti.
    
    Si lasciò cadere al mio fianco, eravamo pronti per cambiare posizione, quando entrai in camera attrasse la mia attenzione un mobile antico in ...