1. Pensiero per te


    Data: 20/03/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... profumo delle spezie messe a seccare sulle ringhiera di fronte a te. Il tuo accompagnatore era ancora con le mani sulle tue spalle, ti guardava tranquillo, tu eri intenzionata ad avvicinarti alle sue labbra, ma lui a rilento s’abbassò facendo scorrere le sue mani fino ai tuoi fianchi, rimase fermo per un attimo enunciando di sollevarti la gonna, le tue mani si mossero subito dopo, raggiunsero le sue e insieme sollevaste la gonna già cortissima. Tu lo guardasti, rimanesti stupita nel vedere che un secondo prima di scoprirti chiuse gli occhi, le sue mani scavalcarono le tue e avvolgendo i lacci delle tue mutandine iniziò a sfilartele. Dopo, giunto ai piedi t’aiutò a toglierle, s’alzò, ti fece abbassare la gonna, t’infilò le mutandine nella borsa e con un sorriso prendendoti per mano t’invitò a ridiscendere, in attimo eravate di nuovo in strada.
    
    Lui ricominciò a parlarti come se niente fosse accaduto, tu eri visibilmente raggiante di questa situazione, la tua gonna non era abbastanza corta da svelare ciò che non avevi, malgrado ciò il pensiero t’eccitava moltissimo.
    
    Decideste di bere un aperitivo, il bar era alquanto affollato, tu avresti preferito un tavolino affacciato sulla via per goderti quel tiepido sole primaverile, ma alla fine trovaste posto soltanto all’interno d’una sala interna molto graziosa per la verità. Le pareti erano d’un color arancione chiaro, il pavimento era in cotto e i divani di color salmone assieme alle tendine bianche alle finestre, rendevano ...
    ... globalmente molto intimo e romantico l’ambiente circostante, per il fatto che ti sentivi a tuo agio.
    
    Le tue gambe erano accavallate le une sulle altre, come si conviene a una seria e virtuosa ragazza, nessuno dei presenti avrebbe potuto scoprire il vostro piccolo segreto, dato che l’unico tavolino dal quale era possibile vederti le gambe era vuoto. Eri ancora molto eccitata dall’iniziativa presa dal tuo accompagnatore che a sorpresa t’aveva spiazzata, perché in quella giornata eri convinta che saresti stata tu a dominare il gioco, sennonché il tuo rinomato orgoglio e la tua celebre esuberanza erano state battute sul tempo. Tu squadravi il tuo cicerone, in realtà non lo avevi mai visto prima d’allora, non avevi neanche voluto sapere come fosse fatto fisicamente, perché le nottate passate a conoscersi ti erano bastate per capire che volevi passare quella giornata con lui, dal momento che gli ultimi avvenimenti lasciavano presagire che ci avresti passato persino l’intera nottata. A ben vedere, invero, lui era un ragazzo grazioso, niente d’eccezionale, lo sguardo era dolce, i suoi modi garbati.
    
    Durante il tempo in cui pensavi come potevi riprendere le redini del gioco, alzando lo sguardo vedesti entrare nella saletta un ragazzo di circa la vostra età, in mano impugnava con molta cura un pacchetto regalo di colore rosso con un fiocco rosa, pure lui era un ragazzo amabile e piacevole, il suo sguardo come il suo passo era determinato e autoritario.
    
    Il pacchetto, pensasti, non ...