1. Un cappuccino con una spolverata di cannella


    Data: 18/09/2017, Categorie: Esibizionismo, Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    ... accorge di certe cagate. Ogni volta che vede qualcuna farmi le facce, lei le fa le linguacce! Mi fa morire dal ridere.
    
    Ma in questo momento non c’è e l’invidia delle altre posso usarla per pulire la bava degli uomini che mi guardano camminare.
    
    Il bello è che molti si girano a guardarmi il culo come se ne vedessero uno per la prima volta. Ma tre quarti di questi tizi (dato che non ce ne sono altri in giro) avranno più o meno l’età di mio padre.
    
    Cazzo, li trovo di un patetico...
    
    “Ciao, dimmi pure!”
    
    “Un cappuccino con una spolverata di cannella, per favore.”
    
    “Arriva subito!”
    
    “Grazie.”
    
    Ed eccomi qui. Seduta ad un tavolo con il mio bel cappuccino davanti agli occhi.
    
    Però! Mi piace questa inquadratura! Aspetta che faccio una foto per Instagram.
    
    *CLICK*
    
    È venuta bene!
    
    Amo la cannella. La metterei ovunque, in qualsiasi piatto o bevanda dolce.
    
    Mi piace anche stare così, da sola, con una bella tazza fra le mani, osservando la gente che passa.
    
    I tizi patetici che mi sbavano addosso mentre mi passano davanti mi fanno quasi ridere.
    
    È sempre così.
    
    Mi trovo nella piazza più grande del centro commerciale e attorno a me ci sono diversi tipi di ristoranti e bar.
    
    C’è anche quel posto dove fanno il pesce fritto. L’ho provato una volta. Faceva cagare.
    
    Davanti a me, invece, c’è un bar che vende i bagel ripieni. Io impazzisco per quelli farciti con il salmone affumicato e la crema di formaggio.
    
    Quasi quasi, tra poco, ne prendo uno!
    
    C’è ...
    ... anche quel posto dove fanno la pasta fresca. Che meraviglia! Fanno la pasta davanti ai clienti e tutti i passanti possono godersi lo spettacolo.
    
    Rimango incantata ad osservare una ragazza che sta preparando delle tagliatelle.
    
    E ovviamente un tale ha deciso di approcciarsi a me.
    
    “Ehi, ciao.” ha uno sguardo da marpione che basta e avanza.
    
    Cos’avrà? Cinquant’anni? Forse un paio in più o un paio in meno, non importa.
    
    Io lo guardo, alzando un sopracciglio. La mia espressione sta urlando “Che vuoi?”.
    
    “Volevo dirti che sei troppo bella!” lo dice con l’aria di un ventenne tamarro. Ma cos’ha? Una crisi di mezza età? Tesoro, tieniti l’uccello nei pantaloni e non cagarmi il cazzo.
    
    “Grazie.” dico io con tono neutrale e non guardandolo nemmeno.
    
    “Ti va se ti offro un caffè?”
    
    Ma è serio? Ho in mano un cappuccino che devo ancora iniziare a bere e questo mi vuole offrire un caffè?
    
    Ma veramente quando affluisce il sangue verso le parti basse, il cervello smette di funzionare completamente?
    
    “Non vedi che sto già bevendo un cappuccino?”
    
    “Allora mi metto a berlo con te, se non ti spiace, bella.”
    
    “Sì, mi spiace, vorrei berlo da sola, grazie.”
    
    “Eddai, ti faccio compagnia, sei qui tutta sola.”
    
    “Se sono sola è perché ci voglio rimanere.”
    
    “Guarda che non mordo, voglio solo conoscerti.”
    
    “Ma io no! Puoi andartene?”
    
    Che cazzo! Duro di comprendonio!
    
    Se ne va tutto mesto con l’uccello che si è rintanato tipo lumachina.
    
    Ma sono davvero così tanto uno ...