1. Il sogno


    Data: 09/03/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: io_nascosto, Fonte: xHamster

    ... per alcuni minuti le giro intorno, con calma, guardandola bene per la prima volta. E’ vestita tutta di nero. Gonna, maglietta, calze, anche la collana è nera. Solamente la benda è colorata. Rosa per la precisione. Lei resta sempre ferma mentre i miei passaggi si fanno sempre più stretti.
    
    “levati la gonna” lo fa con non poca difficoltà gemendo per il dolore alla caviglia
    
    “silenzio” urlo a poca distanza dalle sue orecchie. Una goccia di sudore le scende lungo il collo insinuandosi pian piano nel decolté.
    
    La gonna scende lungo le gambe mostrando un tanga nero e le calze autoreggenti. Le natiche, liberate dalla stretta della gonna, prendono la loro forma naturale. Sono grandi.
    
    “non ti vergogni ad andare in giro così. Sei ridicola con quel tanga infilato in mezzo a questi due cocomeri” le dico sottolineando quest’ultima parola con una sonora sculacciata su ciascuna chiappa.
    
    Non se le aspettava. Accusa gemendo sia gli schiaffi che l’insulto. Una lacrima scende da una guancia.
    
    “Dovrai essere punita per questo” le dico mentre la prendo per i capelli portandola verso il cavalletto. Ogni passo è un gemito.
    
    “spogliati ma lascia le scarpe e le calze” Il suo seno che sembrava così bello si allunga subito dopo che viene liberato dal reggiseno
    
    Un ghigno si forma sulla mia bocca quando dico “Di bene in meglio” pizzicandole i seni. Altro gemito. Prendo il frustino semirigido con punta piatta. Lo muovo sferzando l’aria. Al suo sibilo la vedo irrigidirsi. Inizia a ...
    ... tremare.
    
    “riconosci il rumore?”
    
    “sì” risponde cominciando a frignare
    
    “lo supponevo. Ne devi aver un buon ricordo” e scoppio a ridere in modo sadico
    
    Appoggio la punta del frustino su un seno e comincio a muoverlo con leggerezza, sfiorandola quasi, disegnando dei ghirigori sempre più ampi. La pelle è tutta un brivido. Scendo verso il basso gustandomi la smorfia di piacere che si forma sulle sue labbra. Mi fermo. Mi fermo e trascino una scaletta a due gradini accanto a lei. Un singhiozzo mi fa capire che sa cosa le capiterà, almeno così si illude. Ubbidiente ci sale sopra avanzando con cautela fino a quando non entra in contatto con il cuoio che ricopre la parte alta del cavalletto. Prendo le manette che blocco sia sulle caviglie che ai polsi. Il suo tremolio aumenta quando chiudo quella sulla caviglia slogata.
    
    “allungati” le ordino. Ora è a 90°. Blocco le manette dei polsi sui piedi anteriori del cavalletto che scendono parallelamente. La parte posteriore del cavalletto è diversa da quella anteriore. Qui le zampe del cavalletto si allargano in modo che le gambe siano aperte mettendo in mostra sia la fica che il culo. Guido quindi ciascuna gamba sulle zampe del cavalletto. Ora i suoi piedi rimangono sollevati da terra. La forza di gravità la fa scendere leggermente allargandole ancora di più le gambe fino a quando le manette sui polsi la bloccano. Urla. Sarà per il dolore che prova sulle braccia distese che reggono il suo peso, per le gambe oscenamente aperte o per la ...
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