1. Le mammelle di Raquel


    Data: 03/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: ReLucertola, Fonte: xHamster

    ... al divorzio Raquel ha come un sussulto di libertà. La sua vita cambia completamente. Diventa più trasgressiva nell’abbigliamento e nel comportamento senza però mai trascendere nel volgare. Attira l’attenzione di ogni passante uomo o donna che sia. I suoi colleghi di ufficio le fanno continue avance. Lei gode di tutto questo e quando torna a casa mi fa il resoconto della sua giornata di lavoro suscitando in me invidia e gelosia. Raquel se ne accorge.
    
    “Dimmi un po’, non è che sei geloso? Dai confessalo. Vorresti essere tu l’uomo che nel mio letto sostituirebbe tuo padre?”
    
    Ed ogni volta non le rispondo. Mi limito a stringere i denti facendoli stridere e nel farlo le mascelle si induriscono. È il segnale che conferma a mia madre le sue intuizioni sui miei desideri.
    
    “Anche se non rispondi so che è così. Tu mi vorresti nel tuo letto; tu desideri accoppiarti con tua madre.”
    
    Poi il fatidico giorno giunge inaspettato. È estate. Siamo in vacanza nella nostra villa in montagna. Rientro da un’escursione. La villa è silenziosa. Vado in direzione del salone. La porta è aperta. Mia madre è seduta sul divano. Indossa la sua solita camicia che le arriva fino alle ginocchia. È completamente aperta sul davanti. Ha le mani appoggiate sulle prosperose mammelle e se le sta pastrugnando. Le sue dita sono artigliate ai grossi capezzoli e li sta torturando. Ha gli occhi chiusi. Le sue labbra sono dischiuse e dalla sua gola salgono suoni che denunciano un forte piacere. Non ho mai visto ...
    ... mia madre godere. Sono incantato. Di colpo Raquel apre gli occhi e mi vede. Sorride. La mia presenza non la infastidisce. Al contrario stende le braccia verso di me e mi invita a raggiungerla. In un balzo sono seduto al suo fianco. Mi fa il gesto di stendermi e di poggiare il capo sulle sue cosce. Vedo le sue mani adoperarsi per liberarsi della camicia. Resta completamente nuda. Senza distogliere lo sguardo dal mio china il busto in avanti e le sue mammelle ciondolano sul mio viso. Un capezzolo mi sta sfiorando le labbra.
    
    “Su, apri la bocca. E’ giunto il momento. I tuoi sogni stanno per diventare realtà. Dai succhiami le tette. Sono anni che aspetti questo momento e sono anni che desidero che tu lo faccia.”
    
    Non mi sembra vero. Sto certamente vivendo un sogno. Forse devo ancora rientrare a casa. No, non sto sognando. Quelle che pendono davanti ai miei occhi sono realmente le zizze di mamma e me le sta offrendo invitandomi a succhiargliele.
    
    “Cosa stai aspettando? Non è questo quello che hai sempre voluto?”
    
    “Si, mamma.”
    
    Sollevo la testa quel tanto che basta per agganciare con le mie labbra il grosso capezzolo e trascinarlo nella mia bocca. Le mie labbra hanno anche circondato la sua grossa e scura aureola. Con la lingua schiaccio il capezzolo contro il palato e comincio a succhiare. E’ una cosa che ho sempre saputo fare e trattandosi delle zizze di Raquel i miei ricordi non mi tradiscono. Con voracità passo da una tetta altra. Mamma lancia continui miagolii. Una sua ...
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