1. Le mammelle di Raquel


    Data: 03/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Maturo Tabù Autore: ReLucertola, Fonte: xHamster

    Il racconto e frutto puramente di fantasia , che pero prende spunto da fatti di cronaca reali .
    
    Fin dalla più tenera età il seno femminile è stato per me un incubo. In particolare le tette che più mi attraevano erano quelle di mia madre. Le tette di mamma erano per me un magnete. Da premettere che mamma mi ha lasciato succhiare le sue tette fino ad oltre i due anni. Poi nacque mia sorella che usurpò il mio posto. La odiai. Non durò molto. Anche lei, due anni dopo, dovette lasciare il posto al nuovo venuto: mio fratello. L’odio che prima avevo nutrito per mia sorella lo riversai sul terzo nato. Per tutto il periodo dell’allattamento di mia sorella e di mio fratello sono stato sempre presente. Mai ci fu giorno che non assistetti alle loro poppate traendone anche profitto. Gli anni passarono. Io crebbi. Eppure la figura di mia madre con le tette al vento era sempre presente nelle mie fantasie. Del resto mia madre non fece niente per scacciare dalla mia mente la visione delle sue mammelle. Al contrario era sua abitudine gironzolare per casa con vestaglie trasparentissime che mettevano in evidenza i suoi grossi seni (quarta taglia) con i grossi e scuri capezzoli che premevano contro la stoffa come volessero perforarla. Non solo. Anche quando andava in bagno lasciava sempre la porta aperta in modo che io potessi guardarla mentre stava seduta sulla tazza o sul bidet a fare i suoi bisogni o le sue pulizie. I suoi movimenti favorivano l’aprirsi della vestaglia mettendo in ...
    ... mostra le grosse bianche bocce di alabastro che ondeggiavano ad ogni suo movimento. Lei alzava gli occhi, mi guardava e sorrideva. Mai un rimprovero. Sembrava le piacesse mostrarmi le sue mammelle ne io mi premunivo di giustificare la mia presenza. Una cosa che mi faceva impazzire era quando la vedevo, in camera sua, seduta davanti allo specchio, nuda dalla cintola in su, noncurante della mia presenza, che si passava la crema rassodante su entrambe le zizze e concludeva l’operazione, sollevandole con le mani e portando i capezzoli alle sue labbra dove ad attenderli c’era la sua lingua che, con la punta, li titillava per diversi minuti dopo di che, dava un ultimo sguardo allo specchio e poi la frase che mi mandava in tilt.
    
    “Siete magnifiche e vi amo.”
    
    Raquel (è il nome di mamma) non aveva solo il seno bello e prosperoso. A vederla era uno spettacolo. 38 anni. Due grandi occhi neri. Una bocca con labbra carnose. Bionda. Alta circa 175 cm. gambe lunghe e cosce ben proporzionate che si perdevano in due favolose natiche. Nonostante avesse partorito ben tre volte aveva un corpo da far invidia alle più affermate fotomodelle. Un ventre piatto e, come già ho detto, due belle e grosse mammelle che ornavano il suo largo torace.
    
    In famiglia ero l’unico che aveva un’attrazione morbosa per le tette di mamma. Ero l’unico che rovistava nella biancheria in cerca dei suoi reggiseno ed impossessarmene. Li portavo in camera mia e li conservavo sotto al cuscino dove puntualmente il mattino ...
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