1. Rossella


    Data: 02/03/2018, Categorie: Trans Autore: Pisellino, Fonte: EroticiRacconti

    ... corso delle sue esplorazioni Maurizio aveva scoperto uno stanzino dove nascondersi, una sorta di intercapedine fra due pareti che dava su un passaggio di emergenza che conduceva al garage sotterraneo. Utilizzato un tempo come locale caldaia, adesso ripostiglio, c’erano delle scatole tutte impolverate. Vi si accedeva tramite una piccola porta, praticamente invisibile e quel posto sembrava dimenticato da tutti. Era bene illuminato perché la lampada all’interno funzionava perfettamente. Ricoperto di materiale isolante ed ignifugo era praticamente insonorizzato, nessuno poteva sentire cosa accadeva lì dentro.
    
    Appena dentro Maurizio si calò i pantaloni, subito imitato da Lucio. Quest’ultimo aveva un bel cazzo, più grosso e lungo di quello dell’altro, del resto era più alto, quasi un uomo fatto. Era il secondo che vedevo in vita mia.
    
    Io mi accovacciai davanti a loro, per fare questo dovetti tirare su l’abitino, ritrovandomi con il culo di fuori, ricoperto dalle sole mutandine che, però, si erano incastrate nel mezzo lasciando le chiappe in piena vista.
    
    Il movimento turbò Lucio che rimase colpito, gli venne immediatamente duro: ““Rossellina, con quel culetto faresti resuscitare i morti…”.
    
    In quella posizione avevo la faccia all’altezza dei loro cazzi, uno in uno mano ed uno nell’altro, facevo avanti e indietro alternativamente.
    
    Ma Lucio si dimostrò particolarmente furbo: “ Bellina potresti fare una cosa, visto che ce l’hai lì davanti così perché non ci baci il cazzo a ...
    ... tutti e due?”.
    
    “Mi fa senso! Poi non so come si fa, non l’ho mai fatto!” mi schernii.
    
    “Dai, amore, solamente un bacetto, in punta”, insistette Maurizio.
    
    Probabilmente i due si erano già accordati per questa cosa.
    
    Mi accostai timidamente e li baciai appena appena.
    
    “Si, ma scappellali, baciali un po’ più forte!”, mi riprese Lucio.
    
    “Apri la bocca, falli entrare un pochino, su, bella, vedrai che ti piace!”.
    
    Allargai le labbra e ce li feci scorrere in mezzo, prima uno e poi l’altro, cercando di non toccarli con la lingua. Lo feci per qualche istante, ma mi faceva abbastanza schifo, li sentivo viscidi e puzzolenti.
    
    Piagnucolai: “No… dai, non mi piace, in bocca basta…”.
    
    Ma loro erano infoiati come caproni e Maurizio: “Rossy, su, tutte le ragazze lo fanno, ancora un po’!”.
    
    Mi sforzai e continuai, praticamente gli stavo facendo una sega con la bocca, muovevo la testa su e giù aiutandomi, però, anche con la mano, provando a non sentire il sapore che ancora non mi piaceva.
    
    Il primo a venire fu Maurizio, che, un attimo prima si sposto e schizzò verso la parete. Lui sapeva bene che non doveva sporcarmi.
    
    Anche Lucio sapeva che non doveva sporcarmi perché l’altro gliel’aveva spiegato ma seguì una strada diversa, mi afferrò i capelli, mi bloccò e mi sborrò in gola, io, per non soffocare dovetti ingoiare per forza, tra l’altro era tantissima e mi passò anche dal naso.
    
    Appena riuscii a sfilarmi mi misi a piangere e gli dissi che era stato cattivo, che mi ...
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