1. Caldi fratelli


    Data: 22/06/2021, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Sodoma, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... stata l’eccitazione, ma io sentivo la camera piena del profumo di fica bagnata, ed anche il mio cazzo emanava il suo odore pungente.
    E chi poteva dormire? Ad un tratto sentii il mio culo sfiorato dalla pelle calda del fondoschiena di Anna. No, forse stavo sognando. Restai in ascolto, fermo, trattenendo il respiro. Di nuovo mia sorella strusciò il suo culo contro il mio, ma stavolta mantenendolo aderente al mio fondoschiena. Non mi ero sbagliato. Ora però toccava a me. Anche io feci oscillare i miei fianchi con un movimento che non diede adito a dubbi. Mia sorella emise un leggero mugolio. Avevo capito, non mi sarei tirato indietro. Mi girai verso Anna e mi accorsi che anche lei era completamente nuda. Feci scorrere le mie dita lungo la sua schiena, percorsi la fessura tra le sue natiche. Mia sorella tremava come un gattino, e tuttavia allargò le cosce permettendo alla mia mano di raccogliere il bocciolo del suo sesso che si apriva al mio contatto. Con delicatezza, senza fretta esplorai quella fica che tante volte avevo immaginato masturbandomi come un forsennato: le grandi labbra si dilatavano forzate dal clitoride che si inturgidiva, mentre un mare di umori inondava la mia mano. Non restava che essere più audaci. Mi avvicinai ad Anna e questa volta con la lingua le percorsi interamente la schiena procurandole dei brividi di piacere, mentre mia sorella con gesto veloce tolse il lenzuolo. “Finalmente l’hai capito che ho bisogno di te e della tua attrezzatura.” “Sono qui da ...
    ... sempre, fiorellino mio, lo sai che ti appartengo.” Anna dischiuse le gambe e con le mani prese la mia testa e la diresse verso il suo cespuglio profumato. Con la lingua percorrevo tutto il sesso di Anna, poi facevo piccoli cerchi intorno al clitoride ed infine la tuffavo dentro la sua passera riuscendo a titillarle la ruvidità del suo punto G. Mia sorella gemeva e mugolava e si dimenava in un orgasmo fantastico. Pochi attimi di sfinimento, poi, “Non ti preoccupare, fratellino, penserò io a te.” Anna mi fece distendere sul letto e cominciò a baciarmi le palle, a ingoiare il cazzo intero per poi succhiarmi la cappella, mentre io protendevo verso di lei il mio sesso che bramava di esplodere nell’orgasmo. Non pensavo che mia sorella fosse così esperta. Dopo avermi leccato e mordicchiato i capezzoli, montò su di me e s’impalò sulla mia verga emettendo un profondo sospiro di piacere. Le mie mani seguivano la forma del suo corpo, toccavo le sue tette, le succhiavo avidamente. Anna mi baciò fino a togliermi il respiro e poi mi cavalcò furiosamente: sentivo salirmi lo sperma dalle profondità dell’inguine, finché entrambi non prorompemmo in un orgasmo strepitoso tra le grida più assordanti, mentre riempivo mia sorella del mio seme che sembrava non finire mai. Sdraiati sul letto e ancora senza fiato, “Ci avranno sentito fino a Gaeta”, disse Anna. Ci guardammo e scoppiammo in una sonora risata. “E chi se ne frega! Lo sappia il mondo intero che io e mia sorella scopiamo da matti. Perché ...