1. Tokyo gaya....


    Data: 06/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Lollo Culorotto, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... L'omosessualità, sia maschile che femminile, è una questione squisitamente personale, preferenze intime e la società, in genere, non si intromette. Ho notato che i cosiddetti eterosessuali, non potendo fruire di una donna per timidezza o per situazione sociale, preferiscono i giovani glabri che, in effetti appaiono di un genere intermedio anche se non tutti sono passivi: ho avuto l'esperienza di essere scopato da una "signorina" dotata di un bel cazzo! Ovviamente, cosa diversa è per chi esercita lo spettacolo che, non avendo arte né parte, se ne inventa di tutte per arraffare più denaro possibile, ma in Giappone sono semplicemente considerati personaggi "divertenti", senza alcun giudizio moraleggiante. A me, come ho detto, piace essere scopato, come dire che sono un orsetto frocio completamente passivo e mi piace essere trattato come un porco.
    
    Conosciuto in tutto il mondo, il primo posto dove sono andato a grufolare è stato Shinjuku Nichome, rinomato quartiere di ritrovo gay. Inutile dire che fu uno dei primi posti dove assaggiai i primi cazzi giapponesi. Un po' per penuria di soldi, un po' perché il chiasso mi infastidisce, andai poche volte nei pub, ma lì incontrai un americano che mi fece una corte spietata e riuscì a portarmi in albergo dove mi scopò, ricordo che aveva una cappella enorme e l'inizio della penetrazione fu decisamente piacevole... a Nichiome tornai molte volte e cominciai a frequentare le saune, economiche e rilassanti, dove in effetti ebbi ...
    ... l'occasione di farmi scopare. È proprio qui che ho scoperto che mi piace essere guardato, mi piace sentire i commenti che fanno mentre qualcuno mi scopa o faccio un pompino. In Italia, una simile situazione, non era possibile. Si mettevano annunci su riviste o si rispondeva, poi ci si incontrava con le persiane ben chiuse per non rischiare di essere spiati. Certo anch'io ho avuto le mie piccole esperienze al cinema, ma sempre occultate, mentre in Giappone ci si propone, dentro la sauna, e pochi si appartano.
    
    Ma anche Nichome, col tempo, purtroppo, cominciava a trasformarsi per diventare un luogo di svago generico e non solo una zona di ritrovo come era in origine. Però la sauna era il luogo dove meglio mi trovavo e allora cominciai a battere la zona di Ueno dove ci sono molte saune gay alcune aperte a tutti, altri limitate a fasce di età o anche a tema. All'epoca non tutte le saune erano aperte agli stranieri ma alcune, per mia fortuna, erano di vedute aperte. La prima volta avvenne che, dopo aver fatto un pompino ad uno in un bagno della stazione, mi portò, quasi trascinato, in una sauna proprio vicino alla stazione per scoparmi.. il pmpino non gli era bastato, e dove feci delle belle esperienze perché ci andavo poi una volta a settimana (a volte di più). Nel frattempo compravo riviste gay, come "Barazono" o anche "Bady", e mettevo o rispondevo agli annunci per fare amicizia. Negli annunci mi presentavo come "Bari-Neko-no-kuma" (orso completamente passivo) e riscossi un discreto ...
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