1. Tokyo gaya....


    Data: 06/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Lollo Culorotto, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... decisamente memorabile... un giorno di tarda primavera ci andai e ci trovai un certo numero di persone. Notai un giapponese in carne (un centinaio di chili), alto, forse oltre i 180 cm, e dall'aspetto possente intorno alla quarantina, con un viso simpatico e mi guardava con simpatia e un sorrisetto sulle labbra. Poi mi venne vicino e cominciò a parlare a bassa voce. Una bella voce pacata e sicura. Credo che avesse percepito la mia totale passività (anche se non sfoggio atteggiamenti femminili). Anche se non c'era motivo alcuno, ero un po' emozionato perché era un tipo che mi piaceva. Cominciò ad accarezzarmi, prima prima la guancia, poi una spalla, poi un tocco leggero sul capezzolo. Si avvicinò di più per darmi qualche bacetto sul collo. Cominciavo ad eccitarmi e allungai la mano per toccare il suo cazzo... diomio che sorpresa!... era enorme! Una cosa mai vista prima d'allora e, devo ammettere, mai neppure dopo! Lui cominciava ad eccitarsi ed il cazzo s'induriva, allora mi chinai per prenderlo in bocca. Macché, era troppo grosso per la mia bocca! Cominciai a slinguarlo, gli leccavo le palle ed il culo, infoiato come ero. Mi tolse la vestaglietta che distribuiscono all'entrata ed io Istintivamente mi coprii il pisellino con una mano esponendo un po' la pancia ed inarcando la schiena quasi a nasconderlo tra le cosce, ma egli, con fare affettuosamente simpatico mi scostò la mano dicendomi: "com'è carino!". Stranamente provai piacere a sentirmelo dire ed ero talmente eccitato ...
    ... che mi tramavano le gambe perché mi sentivo desiderato da un uomo e mi sentivo trattato come un frocio e ne ero felice. Chiusi gli occhi abbandonandomi ma fui riportato alla realtà da una sonora pacca sul sedere, per poi tastarmi il culo lodandolo, dicendomi che era proprio un bel culetto, mentre, con tutt'e due le mani me lo strizzava dandomi bacetti sul collo, sull'orecchio.
    
    Mi abbracciò delicatamente con due braccia poderose dalle quali, anche volendo (ed io non lo volevo assolutamente) sarebbe stato difficile sfuggire. Più che sussurrarmi paroline all'orecchio emetteva piccoli suoni (che interpretavo di soddisfazione) che mi facevano rabbrividire anche perché con un dito mi saggiava il culo. quando, finalmente, arrivò il momento, istintivamente mi misi a pecora per fargli vedere il mio buco (non propriamente vergine) e anche perché mi piace essere scopato in questo modo. Mi aprì le chiappe e, affndando la faccia,  mi leccava e mi insalivava infilandomi dentro la lingua per allargarmi il buco. Non si curò minimamente del mio pisellino eretto e ciò mi face piacere perché ho sempre preferito persone che egoisticamente preferiscono sodomizzare senza toccarmi il cazzo e considerare le mie emozioni concentrate tutte nell'essere sodomizzato. Dopo la lingua passò al dito... a due dita... a tre...
    Dopo tutta la saliva ed il massaggio con le dita mi aspettavo, a questo punto, la sua cappella al centro del mio ano, dilatato e pronto a ricevere, per cercare di entrare, con quella ...
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