1. Il Regno Oscuro – Capitolo 5


    Data: 26/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    – Che bella dormita – disse Anya alzandosi dal suo giaciglio. Si stiracchiò per diversi secondi, guardando Clotilde stesa al suolo, nuda sul legno del pavimento, con solo la sua grezza tunica come cuscino.
    
    – Hai dormito bene? – le domandò in tono di scherno.
    
    Clotilde non le rispose. Si alzò in piedi, con la schiena e il collo dolorante. Sentiva tutte le ossa farle male per colpa della scomoda postura notturna. Non si lamentò, non voleva darle questa soddisfazione. Senza una parola infilò la tunica sgualcita e mise mano alle sue rune. Dopo aver pronunciato alcune parole in un linguaggio ignoto le lanciò in aria. Le pietre caddero al suolo sparpagliandosi davanti a lei. La stregona le osservò per lunghi secondi, mentre le pupille le si ribaltarono. Quando rinvenne finalmente parlò.
    
    – La vergine è qui, in questo paese.
    
    Clotilde guidò Anya fuori dalla locanda, verso una casa all’estremità opposta del paese. Era una abitazione modesta, esattamente l’ultimo edificio del villaggio. L’eletta aprì la porta della casa ritrovandosi in uno stanzone dove una donna, su di una sedia a dondolo, sferruzzava all’uncinetto. La donna trasalì e saltò in piedi all’ingresso della guerriera e della stregona.
    
    – Chi siete? Che volete?
    
    – Dov’è la vergine? – la incalzò subito Clotilde.
    
    – Qui non c’è nessuna altra oltre me! Io non ho figlie – subito la donna si mise sulle difensive.
    
    Dovette subentrare Clotilde a calmare gli animi. Si interpose tra la donna e Anya, alzando le ...
    ... mani verso quest’ultima, come a volerla fermare – Calmati! – poi si rivolse alla donna – Non siamo al soldo dell’Imperatore, siamo ribelli. Di tua figlia vergine vogliamo solo un capello
    
    – Un capello? – a parlare era ora Giada, sbucata da una delle due porte che si affacciavano sullo stanzone – Che sta succedendo mamma?
    
    – È lei la vergine? – domandò Anya indicando la ragazza.
    
    – Nella visione il volto era il suo, ma i capelli erano più corti. Non aveva le trecce
    
    Da dietro Giada, a quelle parole, sbucò Alba. Timidamente e con il volto rivolto al suolo per la vergogna notificò di essere lei la vergine che stavano cercando.
    
    – Dammi un capello – la aggredì Anya mettendo mano all’elsa della spada.
    
    – Ma stai zitta – la apostrofò Clotilde avvicinandosi alla ragazza impietrita – Non preoccuparti, nessuno è qui per farti del male, come ti chiami?
    
    – Alba!
    
    – Dunque Alba, noi possiamo fermare l’Imperatore, ma ci occorre un capello di una vergine che abbia superato i vent’anni. È per questo che ha mandato i suoi soldati a deflorare tutte le donne dell’Impero. Tu vuoi aiutarci a fermarlo? Vuoi che smetta di opprimere tutti i popoli del Grande Continente?
    
    Alba si limitò ad annuire. Alzò una mano verso i suoi capelli corti e ne afferrò uno. Tirò con decisione fino a strapparlo. Quindi lo porse a Clotilde. Questa prese una provetta piena d’acqua da una scarsella e vi infilò il capello dentro.
    
    – Purtroppo però non è tutto Alba. Devo chiederti un ulteriore sacrificio! ...
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