1. Contessa la ponygirl - capitolo 3


    Data: 03/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    ... capiva che era in suo potere. Inevitabilmente, nonostante la paura e quello che aveva passato, i capezzoli si inturgidirono e si allungarono. Chantelle arrossì e Sheila sorrise mormorando parole incomprensibili per Chantelle, ma di chiaro apprezzamento. Hubert ed il cinese sorrisero. Poi la padrona si rivolse al cinese che rovistò nella borsa e tirò fuori due anellini d’oro spessi qualche millimetro. Il cinese li diede alla padrona che li poggiò sui capezzoli ancora ritti e turgidi di Chantelle. La schiava gridò, ma solo un rauco e doloroso mugolio giunse alle orecchie degli altri, simile ad un nitrito. Sheila non dovette essere soddisfatta della scelta perché si rivolse nuovamente al cinese che tirò fuori altri due anellini più grossi dei precedenti. Questa volta Sheila dopo aver di nuovo manipolato i capezzoli della schiava e averli di nuovo appoggiati su di essi si ritenne soddisfatta. Il cinese mise da parte gli anellini destinati ai capezzoli. Sheila si chinò sulla vulva ormai nuda della schiava e le prese le grandi labbra in mano felice come una ragazzina a cui abbiano regalato un bel micino.
    
    Chantelle fremette imbarazzata e sempre più spaventata. Di nuovo la padrona si rivolse al cinese e due altri anelli, più grossi dei precedenti, vennero provati sulle labbra della vulva. La padrona approvò ed anche quelli furono messi da parte. La mano destra della padrona accarezzò la schiava sul clitoride. Chantelle arrossì ed in qualche modo si dimenò. La padrona borbottò ...
    ... qualcosa per ammansirla, ma non smise di accarezzarla. Chantelle s’irrigidì, ma anche il bottoncino s’irrigidì e ancora una volta Sheila parlò con il cinese. Chantelle digrignò i denti e si dimenò terrorizzata. Un altro anellino, più piccolo degli altri, fu messo da parte.
    
    Sheila si sollevò ed accarezzò la sua puledra sulle guance, le passò bonariamente un dito sulle labbra. Chantelle era inerme in suo possesso, piangeva disperata, il seno ansava come se volesse scoppiare. La padrona l’accarezzò e lentamente Chantelle si calmò, non vedeva via d’uscita. Il cinese diede un altro anello, grosso quanto quello destinato ai capezzoli, alla padrona che lo provò sulla punta del naso della schiava. Anche questo fu messo da parte. Poi la slegarono e Miriam, che intanto si era unita alla compagnia, dopo averle legato le mani dietro la schiena ed averle messo un guinzaglio al collare la condusse alle latrine.
    
    Chantelle fece un ultimo tentativo quando l’invitarono a sdraiarsi sulla panca a cui sarebbe stata legata, ma fu inutile, aveva le mani legate dietro la schiena e Miriam la teneva saldamente per il laccio collegato al collare. Lei scalciò e si agitò, ma Hubert le saltò addosso e rapidamente la rese inerme. Poi la legarono alla panca. Le caviglie ai piedi davanti e i polsi a quelli di dietro, il collare fu agganciato ad una corta catenella, Chantelle si trovò immobilizzata ed il lavoro ebbe inizio. Doloroso, molto doloroso. Chantelle gridò come ormai poteva gridare e pianse, pianse ...
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