1. La cognata


    Data: 26/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Thyco1972, Fonte: Annunci69

    ... regolare, tranquillo.. quieto. La mia mano sulla tua spalla, a leggere con i tuoi occhi quanto vibrava dalla penna dello scrittore. Il profumo di sale nei tuoi capelli misto al profumo delle calle e dei limoni con cui ci eravamo lavati le mani dopo aver pranzato. Il mio mento sulla tua spalla.. a scorrere le righe.. a pochi centimetri sul parallelo i nostri visi. Fu tutto delicato, ovattato nel ricordo di qualcosa che non solo sapeva di proibito ma che fino ad oggi avrebbe potuto rimanere solo in ricordi vividi ed impressi, segreti celati che rivissero poi dopo quella volta solo nei nostri sguardi. Mi misi a farti i grattini mentre leggevamo le pagine di opus pistorum intrise di sesso brado. Le nostre bocche si aprirono pastose di saliva calda. lente, come le pennellate di un imbianchino a fine giornata.. imprecise e allungate. Silenziose, nel ventilatore e nelle cicale che cantavano nel giardino. Non c'erano no, non c'erano si, c'era silenzio. Irreale, nel silenzio di una stanza che riecheggiava in me nel rumore delle voci allegre dei nostri due compagni ora lontani, in paese.. al freddo dell'aria condizionata di un grande magazzino a fare la spesa. Conoscevo ogni centimetro o quasi ogni centimetro della tua pelle. La mappa dei tuoi nei, le imperfezioni dei tuoi fianchi morbidi e mediterranei. Conoscevo il sapore della tua pelle e tu della mia. La sua consistenza.. le sue reazioni al tatto. Ma non al tatto di chi desidera ed e' desiderato. Il mio cazzo piangeva nel ...
    ... costume, e gradualmente si impregnava delle sue lacrime. Lo avresti trovato caldo, umido, di lacrime e sudore.. e desiderio. le mia mano solco' fra la valle dei tuoi glutei e scese alla ricerca della sorgente.. le nostre lingue a baciarsi, le tue a tenermi il volto. Posizione innaturale, non ti spostavi, rimanendo sdraiata di pancia, solo il viso girato verso di me, accucciato sul tuo io. Scostasti i fianchi per darmi spazio, per concedermi un passaggio più agevole nei tuoi pantaloncini della champions... e raggiunsi il tuo sesso. caldo bagnato, le labbra intatte, appena schiuse e scivolose. Eri miele in un barattolo aperto, con le pareti ancora intatte del tuo nettare. un gemito leggero, il tuo, allo sfiorarti il sesso con l'indice.. e i tuoi gemiti fino allora solo sentiti tra le sottili pareti di carton gesso divenirono reali.. Ti baciai la schiena, lento ma desideroso di arrivare presto a baciarti tutta, a bere di te come si beve il buon vino centellinato. E continuai a toccarti, attento a non bagnare altro che il già bagnato.. per esser sicuro che fosse la mia lingua, il mio bacio a bagnarti tutta.. I miei sundek si aprirono veloci sotto mani che mi cercavano e un po' imbarazzato donai alle tue mani un sesso intriso di desiderio.. e appiccicoso come la lingua di un formichiere.. Scesi a baciare le tue gambe, togliendo al contempo i tuoi pantaloncini e lasciandoli legati solo ad una caviglia arrotolati, il peso di una coscia sulla spalla.. il profumo dei tuoi umori a chiamarmi. ...