1. La cognata


    Data: 26/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Thyco1972, Fonte: Annunci69

    Ho recuperato anche un pò di miei vecchi racconti...
    
    il rumore del ventilatore scalfiva il silenzio che si era creato tra noi. ogni tanto il ticchettio di qualche tasto sulla tastiera, a intervalli irregolari il rumore della pagina di un libro che veniva voltata. Eravamo rimasti soli nella stanza. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che ci eravamo rivolti la parola? Sara era andata giù in paese con Francesco ed io ero rimasto solo con Viviana, nella penombra di una stanza, al riparo di un sole di Sicilia che cuoceva le pietre. Ti avevo guardata a lungo a prendere il sole in topless nella spiaggia di Siculiana il pomeriggio precedente.. Non fosse stato che Francesco era il fratello della mia ragazza, e la mia ragazza Sara era gelosa come poche, non fosse stato che tu eri proprio li in Sicilia, 365 giorni all'anno.. un pensierino lo avrei fatto volentieri. Ma lo facevo sempre più spesso. La tua pelle baciata dal sole mi chiamava, e il gioco delle parti mi stava stretto. Era il secondo anno che scendevo in Sicilia con Sara, il secondo anno che nelle nostre uscite, nel nostro vivere comune nella villetta vicino a porto Empedocle cadevo nel desiderio di qualcosa che non si deve. Giocavamo.
    
    Solo e sempre a parole... sfiorandoci con avverbi, frasi, sussurri. Quella complicità e confidenza che non nasce con una conquista, ma con l'accettazione appunto di parti che ci vengono vestite addosso, come vestiti su misura. La stessa intimità era frutto dei ruoli che ci ...
    ... contraddistinguevano. Ma scorgere i tuoi capezzoli al sole, la striatura più chiara del segno di uno slip più' largo di quello che avevi poi scelto per correre il sole dell'estate evocava desideri che rompevano gli schemi. E il tuo libro, quello che stavi leggendo, e che conoscevo ed i tuoi occhi che lo mangiavano riga dopo riga mi eccitavano. Avevi scelto un libro di Miller, e non potevo pensare che fossi totalmente estranea alle sue parole. Chissà che ti provocava, che ti scatenava, cosa ti suscitava. Una donna legge in maniera diversa le emozioni sulla carta... una donna vive emozioni diverse. E tu eri reduce di un letargo invernale e primaverile rotto da qualche incontro fugace con Francesco, quando i vostri impegni universitari vi consentivano di riavvicinare le distanze. Avaro di sesso il tuo passato recente, avaro di coccole, di calore, di caldo e attenzioni. Tutto concentrato il tuo piacere, il tuo vivere Francesco. Saresti dovuta essere presa, innamorata, concentrata.. su di voi, sul vostro voi che si viveva compresso. Ogni tanto nel silenzio della notte sentivo i tuoi gemiti lontani, nell'altro lato della casa. Un leggero imbarazzo, di quelli che tra familiari si provano a riconoscere voci note del piacere. O una leggera eccitazione nelle mie ironiche canzonature sulle vostre nottate. Fu delicatamente che mi avvicinai sul divano su cui eri sdraiata alzandomi dal finto interesse al mio lavoro.. Dalla canottiera intravedevo i tuoi seni abbronzati, il ritmo del tuo respiro, ...
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