1. L'Iniziazione di Amanda - capitolo 2


    Data: 26/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    Sara andò a trovare Amalia con Rosa, pensò se era il caso di portare Isabella, ma poi decise che con Rosa era, in quelle circostanze, più sicura. La bruna le era fedele come la bionda, ma era meno emotiva. In quel primo incontro con un’altra padrona sicura ed indipendente, almeno così pensava Sara che fosse, non voleva essere messa in difficoltà dalla sua schiava, con Rosa andava sul sicuro. Era metà pomeriggio di una bella giornata di primavera quando arrivarono alla villa. Era molto grande, su due piani, il parco era immenso dall’inizio del viale di accesso la villa si intravedeva a malapena. Dopo molte centinaia di metri, di un viale diritto ed alberato, si trovarono di fronte a una grande casa a due piani. Ci dovevano essere sul piano superiore almeno venti camere e sotto saloni, biblioteche, studi, cucine ed ogni ben di Dio. Sul retro s’intravedeva il parco ancora più vasto che sul davanti. In cima alle scale, che portavano all’ingresso principale, le aspettava una cameriera che andò loro incontro. Indossava un grembiulino ed una crestina, entrambi bianchi. Sotto portava un vestitino nero stretto e succinto, calze e scarpe nere con un tacco discreto, ma senza esagerare. Era carina, sulla trentina, minuta, con un corpo piccolo e nervoso, due polpacci sviluppati sostenevano delle belle cosce lunghe e bianche, i capelli castani incorniciavano un visetto chiaro su cui spiccavano gli occhi celesti ed un nasino circondato da simpatiche lentiggini. La serva era truccata in ...
    ... modo raffinato per essere una semplice serva, gli occhi celesti erano ben evidenziati, il seno piccolo, efebico, ma deliziosamente impertinente sembrava fosse stato lasciato libero sotto il vestito. La serva le accompagnò in un salottino e disse loro che dovevano aspettare, la Signora sarebbe ritornata da lì a mezzora.
    
    Il salotto era grande, riccamente arredato, soleggiato, dava sul davanti della dimora. Aspettare non faceva parte del carattere di Sara. Lasciata Rosa, con l’ordine di non muoversi finché non l’avesse fatta chiamare, Sara si avventurò per la casa. Sara sentiva come un’umiliazione il fatto che quella borghesuccia di Amalia non fosse stata lì a riceverla e decise che doveva scoprire di più su dove era capitata. Il colloquio della sera alla festa era stato volutamente ambiguo, nessuna delle due aveva scoperto le proprie carte, entrambe avevano capito che tra loro c’erano delle affinità, ma nessuna delle due si era dichiarata. L’atteggiamento ed il modo di vestirsi della serva erano quelli di una schiava di piacere. Sara era convinta che sotto quel grembiulino che ricopriva la gonna vertiginosamente corta ed impudicamente attillata, come lo era anche la camicetta bianca, la bella Paola non indossasse nulla, ma non vi era nulla di particolarmente esplicito. Sara aveva pensato che lo scopo di quell’incontro fosse proprio quello di dichiararsi, ma immaginava anche una rivalità tra loro due. Mentre così pensava era scesa di sotto e stava percorrendo un lungo corridoio ...
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