1. Emigranti – trenta anni dopo 2


    Data: 25/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... aveva come timone della vita il suo cazzo e correva dietro a qualunque mano lo masturbasse, a qualunque bocca disposta a spompinarlo, a qualunque figa si facesse riempire e qualunque culo si facesse sfondare. Ho imparato a non mettere amore per le persone ma solo per il piacere che posso ricavarne.”
    
    “Io invece ho creduto sempre all’amore. Mi sono innamorato del cazzo di Nicola - bada bene, del suo cazzo, non di lui - quando ancora ero un ragazzino e neppure sentivo pulsioni sessuali. Vedere la sua mazza farsi gigantesca al tocco della mano mi faceva credere quasi ad un miracolo e rimanevo incantato per tutto il tempo di una sega; quando poi esplodeva l’orgasmo e vedevo partire dalla punta del cazzo fiotti di sborra che andavano a schiantarsi a quasi due metri di distanza, mi prendeva la frenesia di assaporare quella sborra, di farmela spruzzare sul corpo e sul viso, di spalmarmela sulla pelle. Quando mi disse perentoriamente “Prendilo in mano” ebbi un colpo al cuore: eravamo sul solaio e c’erano anche Carmine e Checco; mi accostai quasi tremante e gli presi in mano il cazzo con un’emozione che ancora ricordo fisicamente; lui mi prese il polso e mi guidò nella masturbazione; quando esplose la sborrata, il cuore mi si fermò per un attimo, dall’emozione, e portai il cazzo alla bocca per ingoiare la sborra; detto tra noi, era tanta che rischiai di soffocare e dovetti dirottarla per terra.”
    
    “Ma, quindi, con Carmine e Checco facevate gruppo fisso?” Annuì “Anche loro allora ...
    ... sono stati sempre al corrente?” Accennò di nuovo di si con la testa “Che maledetto! E aveva giurato di mantenere il segreto …” “A quello che dice Nicola, anche oggi, non bisogna credere per niente.” Di sott’occhi guardavo Seba che si fingeva impegnato a spolverare mobili ma aveva le orecchie ben tese ai nostri discorsi. “E dopo quella prima sega?” ormai ero morbosamente curiosa. “Beh, tante e poi tante e poi tante altre seghe. Io ero la “sua schiavetta” e quando chiedeva ero pronto a tirarlo fuori dal pantalone, farlo indurire come l’acciaio e fargli una sega strepitosa; anche più volte al giorno, in qualunque posto, non appena gliene veniva la voglia.” “Quindi è vero che sei stata la prima moglie innamorata e forse anche fedele.” “Quello si, senza alcun dubbio: da bravo “macho” Nicola non accettava neppure l’idea che qualcun altro mi toccasse; ero e dovevo rimanere solo “sua””
    
    “E gli altri due compari come si regolavano?” “A parte il fatto che a quel tempo Carmine e Checco avevano - come del resto io - cazzetti minimi e ancora non sborravano, la consegna era poi categorica e assoluta: guardare, masturbarsi ma non sognarsi neppure di toccare. In pratica nella mia lunga esperienza non ho mai toccato nessuno dei due.” “Tu sai che io una volta ho assistito ad un vostro incontro in terrazzo?” Mi fece no con la testa con somma meraviglia “Beh, adesso sai che tutto è cominciato da quella volta che vi sorpresi sul terrazzo senza che ve ne accorgeste; direi che facesti ben altro, ...
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