1. "FORTI EMOZIONI"


    Data: 15/03/2021, Categorie: Lesbo Tue Racconti Autore: estimator, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... arrestare, sorrisi.
    Dai andiamo in soggiorno, finiamo la bottiglia di prosecco. 
    Quando raggiunsi il divano mi accorsi che non mi aveva seguita Preferii lasciarla stare ed aspettare. Si presentò dopo circa 10 minuti. Scusa disse. 
    Non mi chiamava da tre giorni, ma preferii non interferire. Comunque aveva avuto un’esperienza forte e quindi la lasciai riflettere anche se temevo  che la sua riflessione, avrebbe potuto portare alla rottura della nostra amicizia. Vidi il suo numero sul cellulare pront…..devo parlarti disse, vengo a casa. 
    Laura cosa è successo, mi fai preoccupare, stavo andando a lavoro.
     Prenditi un giorno, rispose, sto venendo a casa tua e riattaccò.
    In ansia andai ad aprire, ma comunque mi venne da dire: oddio come sei bella, ma subito mi scusai. 
    Entrò e disse guardandomi fissa con i suoi  occhi da sogno:” voglio per amore”! 
    Feci per dire…guarda Laura non… mi aggredì quasi urlando: non rompermi il cazzo troia, non osare a rifiutarti.
     Va bene, scegli della lingerie dal mio armadio mentre mi preparo. 
    No disse, facciamo tutto insieme.
    Si preparò. Andammo nella stanza “per amore”.
    Infilai le palline vibranti in vagina. Chiese: perché?
    In condizioni normali non sarei in grado di procuranti dolore, risposi.
    Indossai la tuta aderente in lattice nero come si conviene ad una dominatrice. La presi con forza per i capelli e la portai verso la grande X per legarla; oddio quanto è bella pensai.
    Quando le legai le caviglie non potei che eccitarmi alla ...
    ... vista dei suoi piedi, erano perfetti, bellissimi, li avrei baciati. 
    Iniziai ad applicarle gli elettrodi nei punti più sensibili; capezzoli, interno cosce, ascelle e ne introdussi un altro fatto a cilindro nel il buco del culo.
    Sentivo la sua emozione, il respiro affannoso, la tensione dell’attesa. Stavo per dirle………..ti ordino di non fermarti disse furiosa.
     Andai alla consolle. Carla, mi disse, tutte le parole che sentirai è perché ti amo.
    Iniziai a premere i pulsanti in funzione delle applicazioni degli  elettrodi. 
    Urlò per un tempo indefinito. Inveiva contro di me: puttana, troia, bastarda, sei una grande zoccola! Quando ritenni che era il momento, spensi la consolle e mi inginocchiai fra le sue gambe per farla raggiungere l’orgasmo con la lingua. Le accarezzai i piedi… provai ecitazione.
     All’improvviso diede un urlo sovrumano dicendo: prendi lo spray… spruzza il gelante…presto…..presto…muoviti  troia……adesso…adesso …ti ho detto adesso….stronzaaa!
    Lei raggiungeva l’orgasmo ed io spruzzavo lo spray sul clitoride. Si accasciò rimanendo appesa a “per amore” con le cinghie che la reggevano.
    Le alzai il viso. Aveva gli occhi sconvolti pieni di lacrime, liquido che scendeva dal naso che si mescolava con la schiuma della saliva della bocca.
    Mi disse, accennando a quello che voleva essere un sorriso: amore hai visto, non sono svenuta e, iniziò a singhiozzare come una bambina.  
    Ricordi
    Oggi  sono nel mio letto accanto alla donna che amo e che vive con me da due anni. Mi ...