1. Candy_Killer-19F-(Parece Que) Sadomasoquista


    Data: 24/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: femcurious06, Fonte: RaccontiMilu

    ... lascivo e timido.
    
    -Eco estas aqui! Venga!
    
    Dall’interno il gridio di una voce femminile: la sua amica e “colega” Clara, come poi seppi poco dopo.
    
    Una bionda mechata ed in carne dagli occhi bovini di contrasto alla magrezza desolata di Candy.
    
    Bellina, brunetta e riccioluta: un visino smunto, triste e caparbio.
    
    Candy ci presentò e mi fece accomodare nel quartierino: due dormitorios, due stanzette bene arredate, un terrazzo al sole, una cucina ed i servizi.
    
    Nell’ingresso si fermò d’un tratto col braccio proteso indicandomi decisa la stanzetta vicina alla porta.
    
    Si guardò indietro verso l’amica, forse in un cenno d’intesa. Forse non capii bene.
    
    Ma non potei non notare l’espressione.
    
    Restai titubante. Ma non c’ erano uomini..pensai. Nessun’altro in casa.
    
    * * * * * * * *
    
    Candy mi segue e chiude dietro di sè la porta della camera.
    
    C’è penombra nel sole smorto di Quito dietro agli spessi tendaggi.
    
    -Desculpe! Lo siento si no hablo lindo español!
    
    Mi fa segno di stare zitto..l’indice sulla piccola bocca.
    
    -Puede que estaría a tu lado?
    
    Si avvicina. Posso vedere nitidamente nella mente, ora di più, l’interno della sua baracca di mattoni nudi ed il tetto di lamiera dalla quale proviene.
    
    A fianco a me la massa setosa della sua zazzeretta corvina è come una nuvola soffice e calda.
    
    I capelli lucenti e lisci sanno ancora di shampoo e di pulito.
    
    Hai fatto un bel bagno stamattina..Candy.
    
    Immagino pure con la fantasia, da dietro la ...
    ... tenda scostata che dà sull’ Igresia del vote, il viso andino della “su mamita”. Sua madre.
    
    La mamma che la guarda e la protegge dall’alto del cielo.
    
    Bacinelle di lamiera e piccoli catini. Il tetto di lamiera zincata da cui traforato puoi vedere il sole equatoriale.
    
    -Adelante! Más a mi lado! -Strepita.
    
    Posso respirare l’afrore dei suoi piccoli seni puntuti.
    
    La guardo estasiato.
    
    Si toglie d’un soffio la coperta.
    
    E’ un piccolo bocciolo di carne che si concentra lì: la g-string, vertice della mia lussuria.
    
    Punto d’incontro agognato di due esili banderuole di stoffa nera che le coprono appena i seni per poi unirsi dietro al collo.
    
    Ed un top-mini-corsetto di tulle,lasciato sbottonato, anch’esso nero. Una cinta borchiata e lasca, infine, le cinge la vita sottile.
    
    Vorrei stringerla a me forte.
    
    Darle un bacio sulla fronte, per prima cosa.
    
    Una carezza furtiva sull’avambraccio. Solo un piccolo tocco, uno sfiorare appena.
    
    -Estás locote? No me toques! Debilucho hombre!
    
    Ed ecco che come d’incanto da sotto la coltre del letto una corda vecchia, un po’ bianca ed un po’ sporca, rapida appare.
    
    -Rapido! Adelante! -Ordina secca.
    
    Le porgo i polsi per la legatura.
    
    -No respirar! Estar en silencio! SILENCIO!
    
    -Tranquilo! TRANQUILO, le dije!
    
    Una dolce fessura..una pelurietta preziosa e scabra.
    
    E nella penombra proprio un filo..sì proprio un filo di pelo.
    
    Che si scorge appena giù dal piercing dell’ombelico verso l’inguine: sì come una piccola ...
«1234...7»